Nel numero di Urania in edicola a maggio troviamo Seeker (Seeker, 2005), romanzo vincitore del premio Nebula 2006. L'autore è Jack McDevitt, il quale, pur famoso negli Usa, ha avuto pochissime traduzioni in Italia: in pratica solo un romanzo pubblicato nel lontano 1994 dal titolo Il sonno degli dei (Urania n. 1340) e quattro racconti: All’inferno le stelle (Nova Sf* n. 10); Alba (Nova Sf* n. 20); Criptico (IASFM n. 15 della Phoenix) e infine il notevole I viaggiatori del tempo non muoiono mai (MilleMondi autunno 1998). Veramente poco per un autore che, oltre al premio Nebula, ha vinto il John W. Campbell Memorial Award (senza dimenticare che le sue opere si sono guadagnate ben quindici nomination ai premi più importanti).

Seeker è il terzo numero della serie Alex Benedict, composta dai seguenti romanzi:

- A Talent for War (1989)      - inedito

- Polaris (2004)                      - inedito

- Seeker (2005)                     - Urania n. 1546

- The Devil's Eye (2008)        - inedito

La storia narrata in Seeker ha un antefatto: nel 2668 un folto gruppo di persone lascia la Terra per trovare un pianeta e fondare una colonia che avrebbero chiamato Margolia. Partono due astronavi, la Seeker e la Breverhaven, che però scompaiono nel nulla. Su di loro nascono, col trascorrere del tempo, varie leggende.

Dopo molti secoli Alex Benedict, noto antiquario e cercatore di oggetti antichi, trova una coppa con la scritta Seeker. L'evento fa scattare in lui la voglia di verificare se dietro le leggende di Margolia ci sia qualcosa di vero. Così inizia un'interessante avventura. Insieme a Benedict partirà la sua collaboratrice e pilota di astronavi Chase Kolpath, che sarà anche la voce narrante della storia.

L’autore. Jack McDevitt è nato nel 1935 a Philadelfia. Laureatosi nel 1957 presso La

Jack McDevitt
Jack McDevitt
Salle University, ha prestato servizio in marina per circa quattro anni, passando poi a insegnare. Ha conseguito un master in letteratura alla Wesleyan University nel 1971. Dal 1975 al 1995 ha lavorato alla dogana degli Stati Uniti.

Ha iniziato a scrivere piuttosto tardi: dopo vari racconti che risalgono ai primi anni ’80, pubblica il suo primo romanzo, The Hercules Text, nel 1986.

In poco tempo si è guadagnato una buona reputazione, fino a diventare - oggi - uno dei più quotati scrittori americani di fantascienza classica.

Oltre alla serie di cui sopra, ha scritto anche Engines of God, che comprende sei opere (di cui è stato appunto pubblicato solo Il sonno degli dei), più altri sei romanzi a se stanti e svariati racconti. I suoi lavori ci parlano in genere di incontri con razze aliene, mentre altri si concentrano sul tema dell'archeologia spaziale.

 

La quarta di copertina. Due astronavi, la Seeker e la Breverhaven, lasciano la Terra per fondare una libera colonia nello spazio e... scompaiono nel nulla. Con il passare degli anni il mito di Margolia, la colonia perduta, acquista un fascino sempre più potente, finché l’antiquario Alex Benedict ritiene di aver trovato un indizio più che sufficiente della sua reale esistenza. A mettersi alla ricerca di Margolia e dei suoi enigmi è la più fidata collaboratrice di Benedict: Chase Kolpath, pilota dello spazio dotata di più che un sesto senso. E una caccia lunga novemila anni si avvicina alla fine.

Jack McDevitt, Seeker (Seeker, 2005)

Traduzione Gaetano Staffilano, Mondadori, Urania n. 1546, pagg. 361, euro 4,20