I romanzi, ambientati in un futuro prossimo, dove qualcuno complotta contro gli Stati Uniti non si contano neppure più, troppe volte il colosso d’oltreoceano si è trovato minacciato da terroristi islamici, revanchisti giapponesi, comunisti di ogni tipo, sette fanatiche, gruppi interni di estrema destra ed ecoterroristi.

Molto più difficile immaginare in una situazione del genere l’Unione Europea, forse ancora troppo indefinita come entità politica per essere presa di mira, tuttavia in Ora zero sono proprio i paesi del nostro vecchio continente a essere il bersaglio di una cospirazione che tende a prenderne il controllo politico.

 

Il romanzo inizia nell’inverno del 2000, tra i monti al confine tra Kosovo e Albania, con un prologo tutto d’azione nel quale facciamo conoscenza con i protagonisti, Bruno Genovese edErmelinda “Linda” Casillas, e con uno dei cattivi della storia, Caspar Dragan, il Vampiro, erede di una lunga dinastia di principi guerrieri nonché spietato criminale di guerra.

I piani di Dragan vengono sventati, ma durante lo scontro emerge l’esistenza di un misterioso gruppo chiamato Comitato, una confraternita segreta quasi religiosa che sembra stia manovrando per ottenere il controllo della politica europea.

Qualche anno dopo un attentato a Gorge Bruckner, fondatore e capo della DSE, la giovane Divisione Sicurezza Europea, è il primo di una serie di drammatici avvenimenti che scuotono l’Europa.

Appare subito evidente che il Comitato sta iniziando a mettere in atto un piano teso a destabilizzare le istituzioni europee e che agenti infiltrati agiscono all’interno della stessa DSE.

In un crescendo di accuse, atti terroristici, attentati e omicidi l’Europa si trova sull’orlo del baratro, solo un pugno di uomini si frappone tra la distruzione e le città europee, e alcuni di loro forse lavorano per il nemico.

 

Stefano Di Marino ha scritto un thriller molto complesso ma che non rinuncia all’azione per il piacere degli intrighi, che pure non mancano affatto, tanto che una delle cose migliori di Ora zero è che nel romanzo viene colta l’essenza dello spionaggio moderno, dove i nemici non sono subito riconoscibili, e spesso si trovano vicino, molto vicino.

Il romanzo è suddiviso in brevi o brevissimi paragrafi, secondo una struttura molto comune in questo tipo di opere, che coprono, escludendo il prologo, sette intensi giorni.

La tensione rimane sempre alta e i colpi di scena si susseguono, tanto che alcuni indizi che potrebbero far intuire sviluppi futuri vengono dimenticati (dal lettore e dai protagonisti) sotto l’incalzare degli avvenimenti.

Volendo trovare un difetto al romanzo questo sarebbe l’eccessiva lunghezza, quasi settecento pagine non sono poche, anche se ormai questa è un’estensione media per questo tipo di opere.

Estremamente piacevole è l'ambientazione europea del romanzo, probabilmente molti lettori troveranno famigliari alcune delle ambientazioni, ceretamente più famigliari di quelle statunitensi.

Lo stile è asciutto ed efficace, le descrizioni dei personaggi sono realizzate veramente bene, in definitiva un ottimo romanzo, che non dovrebbe mancare nellalibreria degli appassionati del genere ma che sarà sicuramente apprezzato anche da chi preferisce horror o fantascienza.

A questo indirizzo si trova un prequel, Milano colpo in canna, scritto da Di Marino per Thriller Magazine: http://www.thrillermagazine.it/racconti/1767, un’ottima occasione per fare conoscenza con i protagonisti di Ora zero.

 

Stefano Di Marino è nato a Milano ed è laureato in giurisprudenza, ma le sue grandi passioni non riguardano certo l’attività forense.

Innamorato dell’oriente, di arti marziali, viaggi e fotografie Di Marino è ormai da quindici anni un autore affermato, che ha pubblicato molte opere sia a suo nome che con gli pseudonimi Stephen Gunn, Frederik Kaman, Etienne Valmont, Jordan Wong Lee e Xavier LeNormand.

Il suo primo romanzo Per il sangue versato, è stato pubblicato nel 1990, i suoi altri romanzi sono Lacrime di Drago, Quarto Reich, Il Cavaliere del vento, I sette sentieri dell’alleanza.

E’ inoltre l’autore di due affermate serie spiononistiche, Il professionista, ormai arrivata al quattordicesimo titolo, e quella di Vlad Spetrak, arrivata al quinto volume.

Ha inoltre pubblicato saggi storici sulle arti marziali, nonché alcuni saggi sulla narrativa e sul cinema di genere.