I Pirati dei Caraibi 2 - La Maledizione del Forziere Fantasma ha un unico difetto: come Ritorno al Futuro II e Matrix Reloaded non 'finisce'.

Si dovrà, infatti, attendere il prossimo 27 maggio (è questa e 'confermata' la data di uscita italiana) per sapere cosa succede nel mondo dei Pirati dei Caraibi e se il Capitano Jack Sparrow è davvero riuscito a sfuggire alla maledizione di Davy Jones, comandante dell'Olandese volante.

Per il resto questo film è un capolavoro del cinema di genere, brillante e originale, capace di aggiornare il genere 'cappa e spada' di Errol Flynn a un genere cinematografico nuovo dove la tecnologia CGI è al servizio della narrazione per fare entrare lo spettatore in un mondo straordinario ed immaginifico.

Il regista Gore Verbinski prende tutti gli elementi e i personaggi della prima avventura dei pirati dei Caraibi per trasformarli in qualcosa di insolitamente originale e geniale. Dominato da un Johnny Depp 'mattatore' che conferma - qualora ce ne fosse bisogno - di essere uno degli attori migliori del mondo, I Pirati dei Caraibi 2 - La Maledizione del Forziere Fantasma è divertentissimo e pieno di ironia.

Sin dalle prime immagini, quando in una sequenza al limite del 'bondiano' Jack Sparrow salta fuori rocambolescamente da una bara in mezzo al mare, capiamo come la produzione di Jerry Bruckheimer abbia voluto alzare il livello del film a qualcosa di incredibilmente spettacolare, ma al tempo stesso pieno di sostanza, humour e strutturato su una storia densa dei sogni pirateschi dei bambini di tutte le epoche.

Un film straordinario in cui il cinema dimostra tutta la sua originalità mescolando una grande storia d'avventura a effetti speciali sorprendenti che inscenano davanti agli occhi dello spettatore le antiche leggende dei marinai di tutto il mondo. Questo perché sin da subito apprendiamo che Sparrow è inseguito da Davy Jones, il capitano della nave fantasma l'Olandese Volante con cui deve saldare un debito. Una creatura in grado di schiacciare le navi è al servizio del demoniaco pirata che usa il padre di Will Turner come messaggero di morte. Al tempo stesso Elizabeth non è riuscita a coronare il suo sogno d'amore, visto che lei e il futuro marito sono stati arrestati dal nuovo responsabile militare inviato da Londra. Questo obbliga Will ad andare da Jack Sparrow per ottenere una bussola magica che il pirata aveva rubato anni orsono. Tutti i protagonisti sono diretti alla ricerca del forziere fantasma che contiene il cuore di Davy Jones perdutamente innamorato di una donna per cui si è strappato l'organo pulsante d'amore dal petto. Riuscirà Sparrow a mantere fede al suo patto con il diavolo? Will e Elizabeth potranno coronare il loro sogno d'amore, mentre il mondo dei pirati è sconvolto dalla rabbia dell'equipaggio dell'Olandese Volante, mezzi spiriti maligni, mezzi fantasmi di esseri umani - ormai - incrostati di pesci e alghe?

Mitologia pura allo stato cinematografico in cui Hollywood dimostra tutte le possibilità di inventare grandi storie coniando saghe che non hanno niente da invidiare sotto il profilo visivo a quelle letterarie come Il Signore degli Anelli e Harry Potter. Con questo film, infatti, il Jack Sparrow di Johnny Depp (è lecito attendersi una candidatura all'Oscar...) assurge al ruolo di icona di pirata gentiluomo. Un ladro e imbroglione dal cuore d'oro che dimostra al pubblico cosa sia il coraggio con grande humour e ironia. I Pirati dei Caraibi sono, dunque, la nuova grande saga cinematografica di questo millennio in cui il cinema di questo genere sembra non conoscere mezze misure dando vita o a dei capolavori assoluti oppure a film che non reggono il confronto con le aspettative.

Un film esteticamente perfetto che unisce slapstick comedy a tematiche fantasy, che mescola perfettamente azione e avventura, romanticismo e liricità condite da humour e situazioni esilaranti e rocambolesche. Una pellicola che lascia l'unico rammarico dell'attesa di vedere 'come andrà a finire' il prima possibile.

Esattamente lo stesso sentimento provato grazie ad un'altra saga straordinaria: quella de Il Signore degli Anelli di Peter Jackson. Un paragone che dà l'idea della qualità e della forza di questo film che oltre a superare l'originale ci porta quasi a gridare al 'miracolo!'.