Dopo la pausa estiva, riprendiamo la pubblicazione di Delos all’insegna di alcune, piccole ma significative, novità. La prima è il cambio della periodicità: la nostra rivista diventa bimestrale. Quella di passare ad una periodicità più “stretta” è stata un’esigenza dettata dalla volontà di voler essere un po’ più legati all’attualità, cosa che con l’uscita trimestrale spesso non era possibile.

In secondo luogo, nuove rubriche sono in preparazione. Una di queste ha già debuttato nello scorso numero. Stiamo parlando di Trapassato Futuro, in cui si parlerà di quei romanzi forse un po’ dimenticati, ma che hanno segnato comunque un’epoca. Un modo per capire l’evoluzione della science fiction, ma anche per presentare alle nuove generazioni dei classici spesso finiti in un buco nero. Altre rubriche ve le presenteremo nei prossimi mesi. Ma possiamo anticiparvi che una di queste avrà per oggetto “come si scrive un racconto di fantascienza?”.

A proposito di racconti, tra quelli scelti per questo numero vorrei segnalarvi quello breve – ma direi sfizioso - di Daniel Salvo, autore peruviano, dal titolo Il Primo peruviano nello Spazio. Sembra uscito dalla penna di Fredric Brown, l’autore di straordinari racconti – spesso brevi, se non cortissimi – che avevano nel finale il loro punto di forza, proprio come il racconto di Daniel Salvo.

In tema di attualità, uno degli speciali di questo numero è dedicato a Charles Stross, l’autore di Giunga di Cemento (Delos Books) e Accelerando (Armenia Editore).

Non c’è dubbio che Stross è l’autore del momento, l’alfiere di un nuovo tipo di science fiction definita postumana. L’autore britannico è sicuramente entrato a pieno diritto nella storia della science fiction, visti anche i premi che gli sono stati assegnati in questi ultimi anni. Ci è sembrato doveroso, dunque, a seguito anche dell’uscita di alcune sue opere anche nel nostro Paese, presentarlo ai lettori con uno speciale davvero molto interessante curato da Giovanni De Matteo, lo scrittore connettivista che si è da poco aggiudicato il Premio Urania e che è un grande esperto di questo nuovo filone della fantascienza.

Non manca neanche una succosa intervista a Stross che ci parla appunto della sua visione e del momento attuale della fantascienza.

A completare idealmente lo speciale, nei servizi, c’è anche una bella intervista a Vernon Vinge, a cui sia Stross sia altri autori riconoscono un debito enorme, grazie al concetto di Singolarità tecnologica che come ci informa Wikipedia è:

“un punto, previsto nello sviluppo di una civilizzazione, dove il progresso tecnologico accelera oltre la capacità di comprendere e prevedere degli esseri umani moderni. La Singolarità può più specificamente riferirsi all'avvento di una intelligenza superiore a quella umana, e ai progressi tecnologici che, a cascata, si presume seguirebbero”.

Ancora, un altro servizio è dedicato alla serie televisiva Heroes, che approda in questo afoso inizio di settembre sugli schermi di Italia 1. Non sappiamo come il pubblico italiano risponderà a questo serial che mescola un po’ di 4400 e un po’ di Lost, ma in America ha riscosso un successo davvero notevole: il pilot ha raggiunto il più alto indice di share degli ultimi cinque anni, nella fascia di punta, ossia quella serale. Un biglietto da visita notevole per una serie che presenta un plot non proprio nuovo, anzi.