Annarita Stella Petrino è insegnante di scuola Primaria a Giulianova, laureata in lingue e letterature straniere all’Universitá “G. D’Annunzio” di Pescara con una tesi poetessa Inglese di origini Italiane Cristina Rossetti e la inaspettata anarchia delle sue liriche.  Scrive fantascienza dall’età di 13 anni e nel 2004 ha pubblicato Ragnatela dimensionale per Delos, seguito poi dalle raccolte You God e Racconti nascosti nei Sogni e il romanzo Immateria, al di là della matrice entrambi editi da il Papavero tra il 2013 e il 2016. Nel 2019 pubblica per Tabula Fati Quando Borg posò lo sguardo su Eve, vincitore nella categoria miglior romanzo di Fantascienza del premio dedicato ad Ernesto Vegetti.

La storia di quest’ultimo romanzo inizia con una non specificata catastrofe ambientale, in cui il mondo come noi lo conosciamo è collassato. Il clima mutato è basato su due stagioni lunghe vari anni: un inverno estremamente rigido, intervallato da una più mite primavera. Vicinissima all’estinzione l’umanità, emersa dai rifugi dove aveva affrontato i momenti iniziali della catastrofe, si trovò davanti un mondo che, pur avendo resistito al disastro è estremamente inospitale. Gli uomini a questo punto dovettero creare una razza di umanoidi, aiutanti perfetti, i Borg. Questi organismi cibernetici dovevano fungere da collaboratori nella non facile ricostruzione degli habitat, esploratori e bonificatori dei confini non adatti alla vita umana.  Un evento inaspettato turberà la non facile ripresa: sboccia l’amore tra un lavoratore, Borg, e una contadina, umana, il cui nome passerà alla storia, Eve. Da qui in poi una nuova epoca di sventure. I Borg acquisiranno una coscienza propria e scopriranno di potersi riprodurre autonomamente, fuggiranno dal controllo umano per poi ritornare ribellandosi ai propri creatori. Nuove di generazioni di Borg si alterneranno e il genere umano sarà quasi sterminato, rischiando per una seconda volta l’estinzione. Un trattato di pace e 5 leggi fondamentali relegano gli uomini a uno stato di subordinazione rispetto ai Borg. Il romanzo si apre durante la Sedicesima Primavera, nella contea Alpigeon, tenuta Nassir, corrispondente all’incirca alla odierna Sassonia. Lilandra, primogenita Borg di Andeor è una ricca proprietaria terriera: per la sua famiglia sono molti i lavoratori umani. È giovane e ribelle, prova dei forti sentimenti per un servo umano, e fuggire via. Venti di rivolte nei territori confinanti travolgeranno Lilandra. Scampata a un massacro si fingerà una giovane umana e in un peregrinare tra le varie città Borg condurrà la sua personale battaglia per la verità. Nulla è ciò che sembra e un vasto complotto mette a rischio entrambe le razze.

Senza svelare lo svolgimento della trama, in un crescendo di avvenimenti il primo volume si conclude con un nuovo equilibrio tra le due razze.

Le influenze e i rimandi presenti in quest’opera sono tanti come anche i rimandi volontari o meno. L’Europa post disastro climatico in qualche maniera ricorda gli Stati Uniti Europei di Neve (Neige) del classico di fantascienza della bande dessinée Neve (Neige), pubblicata dal 1979 sul settimanale Belga Tin Tin. Qui Neve, il protagonista, trovato ancora vivo insieme ai genitori assassinati nel manto nevoso, viene cresciuto dal misterioso Northman.  Dovrà muoversi in un vecchio continente sotto il gelo a causa del cosiddetto Mal di Orion; Orion è l’intelligenza artificiale controllore del clima e un suo malfunzionamento ha causato il non alternarsi delle stagioni, bloccando l’Europa, già isolata dal resto del mondo da una barriera elettromagnetica, in un eterno gelo. Neve dovrà contattare i Dodici, una sorta di loggia massonica dove ogni componente detiene un sapere e una chiave che permette la momentanea uscita dal continente.

Le norme che regolano i rapporti tra umani e Borg sono una sorta di versione rovesciata delle celeberrime Tre Leggi della robotica di Isaac Asimov; in queste ultime i robot non potevano recar danno a un uomo, o a se stessi tranne che per salvaguardare una vita umana. Tali leggi, furono concepite negli anni ‘40 da lunghe discussioni dello scrittore e divulgatore di origine russa con John W. Campbell, suo amico curatore della rivista Astounding Science Fiction. Tali leggi, citate o meno, oltre a comparire in molti racconti Asimoviani, sono alla base di impianti narrativi di altre opere o cicli come ad esempio nel romanzo Il Calibano di Asimov di Roger Mc Bride Allen o nella serie a fumetti della Sergio Bonelli Editore Nathan Never, giunta al suo trentesimo anno di vita.

La ribellione della macchina all’uomo suo creatore affonda le sue radici nell’antichità con mito di Prometeo. Nella fantascienza moderna, che possiamo fare iniziare con il racconto di Mary Shelley Frankstein (o il Prometeo moderno), questo tipo di sedizione sarà un argomento cucinato in tutte le salse. La rivolta dei Robot, che da servitori dichiarano guerra all’umanità, nel cinema fa subito venire in mente la saga di Terminator (1984, James Cameron) ma già agli esordi ricordiamo il capolavoro Metropolis (1927) di Fritz Lang. Per la letteratura la lista anche di esempi sarebbe lunghissima ma possiamo citarne due degli anni 30: The Avatar, di Clyde Campbell e il nostrano L’Uomo di fil di ferro di Ciro Khan dove in entrambi l’essere meccanico perfetto diventa un dittatore. Nei fumetti, senza citare l’Ultron della Marvel, menzione speciale va a un personaggio creato nel 1963 da Russ Manning, Magnus specialista di una particolare arte marziale che permette di fare letteralmente a pezzi con le sue mani i titani d’acciaio ribelli.

Della Petrino è ora uscito un nuovo romanzo, sempre per Tabula Fati, dal titolo Le città galleggianti.

In questo caso, in un futuro prossimo, le Città Galleggianti sono alla deriva e il Decadimento si insinua nella vita degli abitanti della Colonia Terrestre di Venus. Sembra essere tutto in qualche modo collegato all’esilio dell’ultima discendente della famiglia Shanti, la dinastia che per intere generazioni ha governato il pianeta. Gladia Shanti vive su Soraya da cinque anni, quando viene richiamata in patria per rispondere dell’accusa di alto tradimento. Il suo rivale, nonché attuale reggente, Markus Krem, la ritiene responsabile di ciò che sta accadendo nella Colonia. La pace che ha sempre regnato all’interno del Sistema Solare tra terrestri, coloni e mercanti è ora minacciata dalle lotte intestine per la reggenza e dalle mire di espansione della Compagine Ulteriore dei Mercanti. Nella vita di Gladia le vicende politiche si intrecciano ai sentimenti che ancora nutre nei confronti del marito Geralt, capitano di flotta, che l’affiancherà nel suo viaggio alla ricerca di alleati nel Sistema Solare e con lei sarà protagonista di un incontro straordinario.

Un romanzo avventuroso e ricco di colpi di scena, che siamo sicuri sarà preda di tanti appassionati.