Qualcuno lo avrà conosciuto di riflesso, leggendo i tanti aneddoti che lo riguardavano nelle introduzioni di Isaac Asimov a racconti e antologie. Qualcuno lo conoscerà come autore dell'episodio più famoso di Star Trek, The City on the Edge of Forever (Uccidere per amore), qualcuno come consulente creativo di Babylon 5, serie nella quale apparse anche in prima persona in un paio di episodi. Molti lo ricorderanno per gli straordinari racconti che ha lasciato al genere della fantascienza, o della speculative fiction come preferiva chiamarla lui, diversi dei quali si portarono a casa il Premio Hugo in un'epoca in cui quasi ogni opera che riceveva quel premio sarebbe rimasta nella storia.

Harlan Ellison, 84 anni, è morto ieri nel sonno. La salute negli ultimi anni non lo aveva assistito, facendolo entrare e uscire dagli ospedali. 

Nato a Cleveland, espulso dall'università per aver colpito un professore, cominciò la sua carriera di scrittore a New York, nel 1955. Già nel 1957 però si arruola nell'esercito; torna nel 1959. Nel frattempo si era sposato, ma divorzia dopo quattro anni. Si trasferisce a Hollywood dove comincia a scrivere per film e produzioni televisive; assunto dalla Walt Disney viene licenziato lo stesso giorno, quando Roy Disney lo sente scherzare sulla possibilità di fare un film porno coi personaggi disneyani.

A metà degli anni sessanta comincia a pubblicare i racconti di fantascienza che gli daranno notorietà nel settore: Pentiti Arlecchino, disse l'Uomo del Tic-Tac (1965) e Non ho bocca e devo urlare (1967), entrambi Premio Hugo.

Il 1967 è anche l'anno in cui scrive Uccidere per amore per Gene Roddenberry; la cosa finisce malissimo, perché Roddenberry decide di cambiare alcuni elementi della storia provocando l'ira di Ellison. L'episodio poi vincerà l'Hugo nella categoria spettacolo, mentre la sceneggiatura originale vincerà il Writers Guild Award.

In seguito, Ellison farà causa alla Paramount, come pure alla stessa Writers Guild per non averlo difeso adeguatamente. 

Ancora nel 1967 cura Dangerous Visions, primo volume di una serie di antologie che cambieranno la storia della fantascienza, allargando i limiti del genere in ogni direzione. Far rotolare le ossa di Fritz Leiber (Premio Hugo), I razziatori del salario purpureo di Philip Farmer (Premio Hugo) e Sì, e Gomorra di Samuel Delany (Premio Nebula) sono tra i racconti inclusi nell'antologia.

Nel 1977 Ellison scrive una sceneggiatura per la trasposizione cinematografica di Io, Robot di Isaac Asimov. Il film non viene girato (il film del 2004 con Will Smith non ha nulla a che fare) ma la sceneggiatura verrà in seguito pubblicata in volume.

Ellison è stato famoso anche come attaccabrighe legale; tra le molte cause da lui intentate la più nota è forse quella intentata contro James Cameron, accusato di aver copiato elementi di Terminator da una sua sceneggiatura per Outer Limits.

Concludiamo questo ricordo con una nota personale; contattammo Ellison nel 2012, per acquistare i diritti di pubblicazione del suo racconto Ma guarda, un uomo in miniatura, vincitore del Premio Nebula, poi uscito su Robot 65. Un po' timorosi, a dire il vero, vista la fama del personaggio. Ellison (e sua moglie Susan) invece fu gentilissimo e disponibilissimo, non solo, ci scrisse anche parole toccanti su Vittorio Curtoni, allora scomparso da poco, col quale era stato in corrispondenza negli anni settanta e che ricordava ancora.