Dei romanzi finalisti al Premio Urania 2017, la collana Andromeda curata da Alessandro Iascy, per l’editore Watson, ha pubblicato L’ultimo viaggio della Dnepro di Alessandra Cristallini e Andrea Pomes, e Terre rare di Matt Briar. Ora, a qualche mese di distanza, si aggiunge anche Stacho Quzbic, il viaggiatore di Marco Milani.

Già vincitore del Premio Kipple 2014 con Black Blade, romanzo fantascientifico ucronico che sviluppa il motivo della lotta incessante dell’uomo contro il male alla ricerca della propria vera natura la sola in grado di salvarlo da un abisso di oscurità, e finalista allo stesso concorso nel 2017 con Numero 10, che si destreggia abilmente tra dimensione onirica e realtà, annullando definitivamente le distanze che ci separano dal mondo fantastico, Marco Milani è cofondatore del Connettivismo, assieme a Sandro Battisti e Giovanni De Matteo, e della rivista NeXT, dedicata alla fantascienza e al fantasy in generale, bollettino ufficiale di questo nuovo movimento letterario.

Autore eclettico, che frequenta indifferentemente il genere horror, fantascientifico e fantastico, ha dietro di sé una lunga serie di scritti. Ma non ama soltanto scrivere, legge pure moltissimo. Adora i libri di J.R.R. Tolkien, Isaac Asimov, Terry Brooks, Stephen King, Clive Barker, H.P. Lovecraft. La narrativa però non gli basta e allora divora testi di ufologia, misteri, archeologia spaziale, parapsicologia, storia alternativa. Inevitabilmente tutte queste influenze si riversano nei suoi romanzi.

La prefazione, a cura di Sandro Battisti, scrittore ed editor per Kipple Officina Libraria, nella sua densa sinteticità traccia le coordinate cardinali del romanzo. I topoi del viaggio e della crescita interiore utilizzati sovente dalla letteratura mainstream, assumono qui una declinazione autenticamente fantastica. In tale stato alterato questi temi si riflettono sulla realtà distorcendola tanto profondamente quanto irrimediabilmente. Ciò significa che la funzione e l’azione della fantascienza sul reale, anche quando parla il linguaggio corrente della quotidianità, è di iniettarvi i germi di un altro reale, di un mondo nuovo, diverso. E in questo senso, ha qualcosa di divino.

La copertina è stata realizzata dal talentuoso illustratore siciliano, Nino Cammarata. Artista e graphic designer, collabora con numerosi editori italiani e internazionali e, da qualche anno, ha esordito come disegnatore di fumetti (Heroes, The Black Cat, Hellraiser Anthology).

Il libro

L’avventura inizia ad Aquileia, 1643 d.C., si allunga con diversi/stessi protagonisti avanti e indietro in futuri recenti e lontani, si sposta su altri mondi e fino al limitare dell’universo, con l’Intraverso a fare da raccordo negli spostamenti. Stacho Quzbic è un viaggiatore tempo-spazio, al suo primo incarico e quindi con una missione facile da compiere. Scopre quasi subito che nulla è come sembra: la missione facile è in realtà un complesso piano a più livelli organizzato da lui stesso per fare in modo che Stacho Quzbic diventi lo Stacho consumato VTS e spina nel fianco ai detrattori di mezzo universo conosciuto. Qualcuno ha intenzione di impedirlo, con ogni mezzo, dispiegando infide trappole e agguati lungo il tempo-spazio. La parola d’ordine diventa combattere e sopravvivere.

L’autore

Marco Milani nasce a Como il 5 maggio 1964 e tuttora risiede a Stienta, in provincia di Rovigo. E-writer e scrittore principalmente di science-fiction, fantasy e horror, è stato finalista al Premio Urania 2017, ha vinto il premio Kipple 2014 ed è giunto nella rosa dei finalisti nel 2017. È uno dei fondatori della rivista NeXT e del movimento Connettivista.  Fino al 2013 è stato editore e curatore presso EDS e anche webmaster di DOMIST – Letteratura e Pace, nel cui ambito ha collaborato con varie associazioni, editori, e-zines e siti.

Marco Milani, Stacho Quzbic, il viaggiatore, Collana Andromeda, Watson Edizioni, pagg. 260, Euro 18 (su Watsonedizioni.it o su Ibs.it), ebook formato kindle (su Amazon.it), Euro 2,99