Il momento più atteso sta arrivando: dopo anni di attesa, di rumors e di dettagli criptici, ora manca davvero poco all'arrivo di Star Wars Il Risveglio della Forza, e il mondo ha già decretato il suo successo con una prevendita dei biglietti senza precedenti.

È giunto quindi il momento di guardare la strada dal punto di partenza fino al suo futuro, come ha fatto Wired in una lunga intervista con lo Jedi del mondo reale JJ Abrams, andando scoprire come tutto è nato e quale direzione prenderà la nuova trilogia.

Il piano

Volevamo scrivere una storia che avesse un inizio, proseguimento e fine fondamentalmente autoconclusivi, ma che, allo stesso modo di Una Nuova Speranza, implicasse una storia precedente e desse indizi sul futuro.

Nel primo film Luke non era necessariamente il figlio di Darth Vader né il fratello di Leia, ma era possibile.

Il Risveglio della Forza ha questo incredibile vantaggio, una backstory familiare a tutti i fan. Abbiamo potuto usare in modo organico ciò che è successo in passato perché non dovevamo fare un reboot, il background era già lì. 

Ma nel contempo i nuovi personaggi, su cui il film si poggia saldamente, vivono una storia del tutto nuova, per cui se non sai nulla di Star Wars vivrai l'esperienza esattamente come loro; mentre se sei un fan, conoscere il passato aggiungerà significato alle vicende.

Lavorare con Lawrence Kasdan

Collaborare con lui è stata un'esperienza incredibile. Tutti noi di solito portiamo le nostre esperienze precedenti nei lavori seguenti, ma in questo caso non ho portato nulla dal mio passato.

Semmai, ciò che ho portato è stato un monito personale, cose che non volevo si ripetessero. Non è che non sia orgoglioso del mio lavoro, ma in casi come Super 8 e Star Trek Into Darkness avevo la sensazione di non avere risolto alcuni problemi fondamentali della storia.

Lavorare con Lawrence è stato un vero e proprio corso di scrittura, imparare a essere chiari, efficienti, concisi. Ed essendo anche un regista, sapeva bene cosa dovessi attraversare e mi è stato di supporto, non solo a livello pratico, ma anche creativo, qualora ne avessi avuto bisogno.

Ma non volevo solo imparare dai miei errori, volevo fare qualcosa di straordinario. E il nostro principale obiettivo era: Come creiamo qualcosa di meraviglioso?

Non si trattava di dover spiegare tutto, inserire i giocattoli per la Disney, nè cercare di placare gli animi. No, prima di tutto era riuscire a entusiasmare.

Mantenere il mistero

Devo dare credito, in modo perfino sorprendente, alla gente della Disney e in particolare al presidente Alan Horn e al CEO Bob Iger. 

Mi aspettavo che volessero buttare on line una sovrabbondanza di materiale, invece sono stati estremamente riservati, volevano che il pubblico vivesse l'esperienza per la prima volta entrando al cinema. E di questo sono estremamente grato.

C'è un aspetto positivo nel tenere nascoste le carte, proteggi gli spettatori da certi spoiler che potrebbero rovinare la visione del film.

La ricerca del cast

Eravamo consapevoli che non stavamo facendo il casting di un solo film, ma di almeno tre. E certo, quando abbiamo trovato Daisy Ridley, John Boyega, Oscar Isaac e Adam Driver eravamo entusiasti, ma avrebbero funzionato interagendo con quel mondo? 

Così quando Anthony Daniels (C-3PO) mi ha detto “Diamine, adoro BB-8!” o percependo la dolcezza tra Rey e Han Solo (Harrison Ford) o la tensione tra lui e Finn ho potuto dire “Queste scene funzionano!

Episode 8

La sceneggiatura è già stata scritta. Sono sicuro che ci saranno infinite riscritture, quello che io e Lawrence abbiamo fatto è stato gettare le basi di alcune relazioni, domande e conflitti chiave per lo sviluppo della saga.

E sappiamo in quale direzione andranno alcune cose.

Nel frattempo abbiamo avuto incontri con il regista Rian Johnson (Looper) e il produttore esecutivo Ram Bergman, venivano a vedere i giornalieri mentre giravamo, volevo che fossero parte del processo creativo, così da rendere la transizione da un film all'altro impercettibile.

Ho mostrato a Rian il primo montaggio del film perché sapevo che poi avrebbe fatto le sue riscritture e adattamenti.

A sua volta lui mi ha fatto alcune richieste necessarie per il suo film e la sua storia. È un filmmaker incredibilmente dotato e un grande scrittore, per cui ha preso ciò che stavamo facendo e lo ha portato nella direzione che riteneva migliore per il suo stile, pur rimanendo coerente con lo sviluppo narrativo.

Ma è il suo film, e lo sta creando nel modo che ritiene più idoneo, non sta chiedendo nè ha bisogno che io supervisioni il processo.

E nel frattempo, il regista Colin Trevorrow, che ha dato nuova linfa vitale a Jurassic World, è al lavoro su Episode IX, la storia è appena cominciata…