Una cosa è certa: Quando Tom Cruise si trova bene con qualcuno, non lo molla più. Ne sanno qualcosa Cameron Crowe e Christopher McQuarrie: col primo ha realizzato Jerry McGuire e Vanilla Sky, con il secondo Jack Reacher (il cui sequel è previsto nel 2016 per la regia di Ed Zwick) e Mission Impossible – Rogue Nation.

Poi arriva Doug Liman e il rapporto lavorativo diventa simile a quello mitico tra Kurt Russell e John Carpenter, Tim Burton e Johnny Depp o Jennifer Lawrence e David O. Russell.

Prima c'è stato il film assurto quasi a livello di culto, Edge of Tomorrow, poi il prossimo thriller Mena (attualmente in fase di realizzazione) e ora ecco arrivare Luna Park, che con le giostre ha poco a che fare.

Tutto comincia con un progetto che stava molto a cuore a Liman, il quale già nel 2011, con il semplice titolo Moon, era sul punto di mettere in opera con la Paramount, insieme a una rosa di possibili protagonisti come Jake Gyllenhaal, Chris Evans e Andrew Garfield.

Quasi sul punto di essere realizzato, il progetto veniva fermato dalla major, preoccupata da un budget che stava per superare i previsti 100 milioni di dollari.

Ma arriva Mission Impossible – Rogue Nation, la luce verde alla sesta puntata e Cruise comunica il suo interesse per lo script.

Ed ecco Moon diventare Luna Park, il cui spunto narrativo è intrigante: un gruppo di ex astronauti, guidati da una donna in arrivo dall'Europa dell'est, attraversa il mondo per rubare alcune parti di un equipaggiamento spaziale, allo scopo di poter tornare sulla Luna e recuperare una nuova fonte di energia.

Ma l'ultimo "pezzo" da rubare è il più complicato: un ex impiegato della NASA.

Luna Park è ora nelle fasi iniziali di riscrittura e dovrà vedersela con una tabella di marcia davvero affollata da parte di Cruise, ma sappiamo già che la collaborazione con Liman non è ancora finita: l'attore vuole fortemente il sequel di Edge of Tomorrow, perciò dopo aver viaggiato sulla Luna, tornerà a cercare di fermare un'invasione aliena ancora, e ancora, e ancora.