The Imitation Game è il film che sta facendo conoscere al grande pubblico, al di qua e al di là dell’Oceano, la figura di Alan Turing, matematico, logico e crittografo britannico, considerato uno dei padri dell'informatica e del moderno computer.

Uno dei suoi contributi maggiori è il cosiddetto Test di Turing che, sinteticamente, si può così formulare: tre soggetti umani – A, B e C – sono separati e la comunicazione tra loro avviene cin forma dattiloscritta. C deve capire chi tra A e B è un uomo e una donna attraverso una serie di domande. A, però, ha il compito di ingannare C e portarlo ad un errata identificazione; B, invece, ha il compito di aiutare C. Ad un certo punto A viene sostituito da una macchina. Se la percentuale di volte che C indovina se A o B sono un uomo o una donna è simile anche dopo che A è stato sostituito da una macchina, allora la macchina deve essere considerata intelligente, in quanto indistinguibile dall’uomo.

Questo test, che Turing chiama “gioco dell’imitazione”, è alla base della scienza dell’intelligenza artificiale. La figura del matematico britannico è stata centrale anche per la vittoria degli Alleati contro la Germania di Hitler nel corso della Seconda Guerra Mondiale.

The Imitation Game racconta la controversia vita di questo genio della matematica ed è diretto dal regista norvegese Morten Tyldum, sulla sceneggiatura di Graham Moore basata sul romanzo Alan Turing. Storia di un enigma di Andrew Hodges (pubblicato da Bollati Boringhieri).

A interpretare Turing sul Grande Schermo è Benedict Cumberbatch, il Kahn del recente Star Trek - Into Darkness. Con lui ci sono Keira Knightley, Matthew Goode, Mark Strong, Rory Kinnear.

Durante l'inverno del 1952, le autorità britanniche entrarono nella casa del matematico, criptoanalista ed eroe di guerra Alan Turing ;per indagare su una segnalazione di furto con scasso. Finirono invece per arrestare lo stesso Turing con l'accusa di “atti osceni”, incriminazione che lo avrebbe portato alla devastante condanna per il reato di omosessualità. Le autorità non sapevano che stavano arrestando il pioniere della moderna informatica. Noto leader di un gruppo eterogeneo di studiosi, linguisti, campioni di scacchi e agenti dei servizi segreti, ha avuto il merito di aver decifrato i codici indecifrabili della macchina tedesca Enigma durante la II Guerra Mondiale. Ritratto intenso e inquietante di un brillante e complesso uomo, The Imitation Game ;mostra un genio che sotto una pressione angosciante ha contribuito a ridurre la durata della guerra e, quindi, a salvare milioni di vite.

La storia di Alan Turing ha profondamente impressionato il regista, i produttori, il cast e

la troupe del film. Benedict Cumberbatch, in particolare, ha sottolineato come: “Alan Turing era un uomo dalla personalità unica, intraprendente e disarmonica; estremamente efficiente, valido e premuroso, aveva una grande affinità con i bambini. Possedeva questa capacità illimitata di comunicare con la gente senza sentirsi confinato nei soliti

Benedict Cumberbatch nel ruolo di Alan Turing
Benedict Cumberbatch nel ruolo di Alan Turing
luoghi comuni, quel tipo di interazione che ci si aspetta da un uomo sempre molto concentrato su qualcosa e un po’ timido. E’ stato sempre considerato un tipo strano, persino da sua madre che lo chiamava "an odd duck" (un tipo strambo). Era un uomo molto capace, arguto e attento alla salute e alla forma fisica – ha persino corso maratone a livello quasi olimpico e gareggiato in gare di fondo. Percorreva di corsa circa 20 km per andare a lavorare all'Università di Manchester da casa sua a Wilmslow.”

Anche Graham Moore, sceneggiatore del film, è rimasto impressionato dalla vita di Turing, grandiosa e drammatica allo stesso tempo.“È la storia di una vita straordinaria,” ha commentato Moore “È una di quelle storie che se uno l’avesse inventata non sarebbe stata credibile; una persona che ha vissuto così tante esperienze drammatiche, un genio, un eroe di guerra, l’uomo che ha inventato il computer ed è stato perseguito dal Governo per la sua omosessualità e che infine si suicida – e tutto questo in un unico film. È incredibile eppure è la verità”.

Moore fu conquistato dal lavoro di Turing e dall'enorme numero dei suoi seguaci, tra cui ci sono sicuramente, aggiungiamo noi, molti appassionati di fantascienza. “Quando ero un adolescente, - ha spiegato lo sceneggiatore di The Imitation Game - ero un patito di computer. Facevo parte del gruppo di studio di informatica e andavo pazzo per la programmazione; per chi ha questa passione, Turing rappresenta un oggetto di culto. Era l’insospettabile inventore del primo computer a cui la storia non aveva fatto giustizia; ricordo che fin da quando ero adolescente avevo sentito parlare di lui dai vari Steve Jobs e Bill Gates. Questo film è la cosa più importante a cui potrò prender parte e non so se in futuro riuscirò a fare qualcosa che amo altrettanto, ma io sono molto contento di aver avuto ora questa occasione.”