Umili servitori dell'umanità Gli umanoidi, robot immaginati da Jack Williamson, tornano nelle edicole italiane con il centesimo numero di Urania Collezione. L'espansione umana nell'universo ha popolato migliaia di pianeti, che spesso sono caduti nella barbarie per poi ripercorrere la china del progresso scientifico, ma questo ha moltiplicato le capacità distruttive degli eserciti.

In un universo dove le nuove armi sono in grado di sterilizzare interi pianeti, l'arrivo di robot creati con il solo scopo di salvare l'umanità dalle guerre e dall'estinzione potrebbe sembrare una buona notizia, una straordinaria ancora di salvezza sull'orlo del baratro. Questo lo scenario immaginato da un grande scrittore che, attraverso una carriera lunghissima e feconda, ha profondamente influenzato la fantascienza.

L’autore. Jack Williamson è nato in Arizona nel 1908 ed è scomparso a Portales, New Mexico, nel 2006. Vivace romanziere che ha saputo rinnovarsi molte volte, ha esordito con il ciclo La legione dello spazio (tre romanzi apparsi nel 1934, 1936 e 1939) e La legione del tempo (1938). Su Unknown, la celebre rivista diretta da John W. Campbell jr., ha iniziato una nuova fase, più matura, con Il figlio della notte (Darker Than You think, 1940; ampliato nel 1948). Tra i più famosi romanzi del dopoguerra vanno ricordati Gli umanoidi (The Humanoids, ciclo composto da numerosi racconti del 1947, 1949, 1969 e 1980, anno in cui è uscito il seguito ufficiale The Humanoid Touch) e il trittico Scogliere dello spazio (The Reefs of Space, tre romanzi 1964-69) scritto insieme a Frederik Pohl. Su Urania, oltre ai romanzi classici, sono apparsi tutti i titoli più recenti di Williamson, da Figlia del fuoco (Firechild, n. 1115) a Il sole nero (The Black Sun, n. 1329). Jack Williamson è anche autore di un’autobiografia, apparsa negli anni Ottanta, dal titolo Wonder’s Child: My Life in Science Fiction.

La quarta di copertina. Gli umanoidi sono un nuovo tipo di robot inventati su un pianeta lontano, i quali, in un futuro in cui l’uomo ha colonizzato le stelle, hanno gradualmente eliminato la guerra dalla galassia. Seguendo la direttiva ‘servire, obbedire e proteggere l’uomo dal male’, una benevola invasione di queste macchine ha salvato dalla distruzione il mondo di Clay Forester, ha preso le consegne del pianeta e si è sostituita all’uomo in ogni lavoro manuale. Ma il primo contatto con il nuovo modo di vivere pare suggerire che, dietro la facciata benevola, si nasconda uno scopo allarmante: spegnere subdolamente ogni forma di iniziativa umana. Che cosa sono dunque gli umanoidi? Soltanto delle utili macchine, oppure – come ritengono Forester e i suoi compagni – il più subdolo nemico incontrato dall’umanità? – Riccardo Valla

Jack Williamson, Gli umanoidi (The Humanoids, 1943) traduzione di, Mondadori, collana Urania Collezione 100, pagg. 320, euro 5,50