Il 19 ottobre del 2007 a Chicago, dopo avere parlato ad un convegno, George W. Bush viene raggiunto da due proiettili ad alta precisione provenienti da un palazzo antistante lo Sheraton Hotel. Il primo rimbalza contro una costola e 'salta fuori'. L'altro recide la aorta. Poche ore dopo, il 43° presidente degli Stati Uniti muore e il vicepresidente Dick Cheney giura come suo successore.

Questo il cuore di Morte di un Presidente sorprendente mockumentary dalla forte vocazione fantascientifica diretto dall'inglese Gabriel Range.

Un film duro e dalla suggestione 'ucronica' che ci porta a valutare i fatti non per quello che sono, ma per come potrebbero diventare ed essere. Un film costruito con la tecnica del documentario e - al tempo stesso - ricco di documentazione d'archivio e scene interamente ricostruite con attori professionisti.

Un thriller 'tosto' che inchioda lo spettatore allo schermo e che lo tiene, fino all'ultimo, con il fiato 'sospeso'.

Non è, infatti, solo la ricostruzione dell'attentato avvenuto in un clima di odio a causa delle manifestazioni di protesta, ma soprattutto losguardo sulle sue possibili conseguenze che colpisce il pubblico per l'accuratezza. Non è tanto, infatti, il dettaglio della ricostruzione a fare pensare, quanto, piuttosto, il tipo di circostanze che si possono verificare in queste situazioni.

Senza ombra di dubbio Morte di un Presidente è un film di fantascienza, perché usa un ipotetico, sebbene non troppo lontano, futuro per parlarci della realtà in cui viviamo. Per farlo utilizza argomentazioni politiche forti che ci toccano da vicino: limitazione dei diritti civili, razzismo, sospetto, incompetenza, rabbia, disperazione sono soltanto alcune delle passioni forti che si vivono durante la visione di questa pellicola insolita ed originale figlia, come in un certo senso United 93 e Borat, di un immaginario collettivo sempre più legato ed influenzato dalla realtà.

Un film costruito come un thriller e girato in maniera molto originale che obbliga lo spettatore a confrontarsi con i propri dubbi e sospetti.

Morte di un Presidente non è certamente facile, ma al tempo stesso risulta estremamente moderno e interessante, perché nulla viene lasciato per scontato.

E' un film dove, parlando del futuro, siamo obbligati a confrontarci con un presente che - a dire il vero - troppe volte abbiamo dato per scontato.