Solo una notte - quella del solstizio d'autunno - per scoprire quali misteri si nascondano tra i boschi della Cornovaglia, a Barrow Hill. È lì che prende avvio, tra testimonianze archeologiche degli antichi celti, riti druidici e arcane forze inspiegabili per la scienza, Barrow Hill: Curse of the Ancient Circle, l'avventura horror per personal computer sviluppata da Shadow Tor Studios, pubblicata da Lighthouse Interactive, portata in Italia da Blue Label Entertainment.

La casa Shadow Tor Studios è stata fondata nel settembre 2004 da Matt Clark proprio a East Looe, in Cornovaglia, la terra che con le sue leggende e i monumenti megalitici delle sue campagne ha fornito la principale fonte di ispirazione per il videogame. Cerchi di pietre, come The Hurlers a Minions o le vestigia di Men-an-Tol a Morvah, che da secoli appassionano gli archeologi. Nel gioco, è Conrad Morse a investigare sull'origine dei menhir di Barrow Hill, sulla scorta delle ricerche compiute in passato dalla collega Amelia Rumford, personaggio incontrato nella serie televisiva Doctor Who. A disposizione degli studiosi di oggi per districare il complicato puzzle nascosto sotto le colline della località inglese, anche gli strumenti forniti da scienze come la paleobotanica e la geofisica. La ricerca della verità però può inconsapevolmente risvegliare qualcosa di sepolto nel tempo.

La copertina del gioco
La copertina del gioco

L'avventura utilizza la visuale in prima persona, strizzando l'occhio al genere dei mockumentary. Nel sito ufficiale di Barrow Hill (www.barrow-hill.co.uk), una mappa aiuta a rintracciare luoghi fittizi e reali trasposti nel videogame, compresi la spiaggia e il porto di East Looe, con il suo centro storico; la croce di re Doniert (due grandi pietre poste a sorvegliare la sepoltura del sovrano del regno britannico della Dumnonia), alberi secolari e case infestate da fantasmi. Il cerchio di pietre di Duloe è direttamente citato nella ricostruzione virtuale del gioco, accanto alla fonte sacra, che riproduce quella non lontana dedicata a San Cuby.

L’itinerario alla scoperta della Cornovaglia è scandito nelle pagine web da testi di scrittori e poeti (da Robert Southey a Wilkie Collins e Rudyard Kipling) che hanno consegnato alla pagina scritta le loro emozioni di fronte al paesaggio di quest'angolo di Inghilterra.

Il sito è ricco di interessanti informazioni anche sul making of del gioco, nel quale gli autori tornano a spiegare il perché di alcune scelte. Il link a www.horrorcornwall.co.uk conduce poi nell'abbondante filmografia horror ambientata in Cornovaglia. B-movies, film tv e videogame, ma anche celebri pellicole, come Rebecca di Alfred Hitchcock. Altre sezioni del sito ufficiale raccolgono notizie sui celti, la storia della regione, i miti e le leggende di Barrow Hill, i pozzi sacri e le musiche dell'avventura che, in un certo senso, si inizia a giocare già sfogliando le pagine online.