The machine’s child di Kage Baker

Questa autrice americana non è del tutto inedita in Itala, purtroppo però l’unico modo per conoscerla meglio sarebbe stato prendere i suoi romanzi e raccolte di racconti pubblicate tra il 2002 ed il 2004 da Urania. Anche perché a quanto pare l’autrice racconta storie ambientate all’interno di un suo universo personale, dove i viaggi nel tempo sono una esclusiva di una multinazionale chiamata The company che è nata nel 1997 con il romanzo In the garden of Iden. Il quale era proprio uscito con Urania n. 1432 del 27/1/2002 sotto il titolo di La compagnia del tempo e di cui The machine’s child è l’ultimo nato.

Ma, visto che di viaggi nel tempo si parla, possiamo anche partire dalla fine, per cui scopriamo che questo romanzo è il seguito diretto di The Life of the World to Come (2004), in cui si raccontava di una cyborg di nome Mendoza, la quale aveva tentato la fuga dalla Compagnia ma era stata catturata e imprigionata in un era preistorica. Qui aveva fatto la sua comparsa Alec Checkerfield, anche lui androide in arrivo da un'altra parte del futuro, che ovviamente l’aveva salvata. Ma qualcosa deve essere andato molto male, visto che in Machine’s child ritroviamo Alec alla disperata ricerca di Mendoza attraverso qualsiasi punto dello spazio tempo.

Questo gli è possibile perchè era fuggito dalla Compagnia con uno dei dispositivi per i viaggi nel tempo, l’astronave (o sarebbe meglio temponave?) Capitan Morgan, dotata di una sua peculiare intelligenza artificiale e di due ancora più strani compagni di viaggio: i due prototipi precedenti di Alec, ovvero Edward e Nicholas, vissuti nei secoli precedenti ed ora esistenti solo come download nel suo cervello. Ma la convivenza non è facile perché i due non vogliono rimanere software ancora a lungo.

Finalmente ritrovata e fatta risorgere Mendoza, i due proseguono il loro viaggio per compiere alcune azioni nel continuum spazio tempo il cui scopo dovrebbe essere quello di impedire la nascita della stessa Compagnia. Ma ci sono due estremi temporali che attirano la loro attenzione: l’anno 2355, un confine che nessuno ha mai potuto superare ma che sarebbe possibile oltrepassare grazie ai poteri di Mendoza, se solo volessero farlo. Ed il 500.000 AC dove si trova una sede segreta della Compagnia chiamata Alpha e Omega, gestita da una sola, misteriosa persona, che però è stata messa a guardia di qualcosa di inestimabile valore.

Ed in tutto ciò, anche se la Compagnia è ormai convinta che Alec sia morto, uno dei suoi dipendenti non la pensa così. Joseph è un cyborg brutale che non si fermerà davanti a nulla pur di catturare la sua preda e quando i due si scontreranno, sarà una lotta all’ultimo sangue.

L’unico limite indicato dai recensori è che chi entrasse nel mondo creato da Kage Baker partendo da questo punto potrebbe avere qualche difficoltà a cogliere tutti i riferimenti, ma a suo vantaggio l’autrice ha una notevole dose di inventiva, ritmo ed avventura, che rendono questa saga molto appassionante. E che sarebbe davvero interessante scoprire.

Alpha di Catherine Asaro

Un’altra figura femminile nel mondo della fantascienza è sempre una buona notizia in un ambiente con troppo testosterone e ossessioni post-apocalittiche a ripetizione. Così diamo il benvenuto a Catherine Asaro, californiana, della quale recentemente Delos Books ha pubblicato il romanzo Un ponte sull'abisso, che qui presenta il seguito del suo precedente Sunrise Alley (2004). Nel primo romanzo della serie entrava in scena l’ex bioingegnere Samantha Bryton, che si era ritirata dalla sua attività quando aveva capito che i suoi studi sulle AI potevano essere usate per scopi diversi da quelli che lei credeva. Ma il destino affiora, letteralmente, sulla spiaggia vicino alla casa in cui vive, nei panni di un uomo trasformato in cyborg, che sembra tanto il risultato dei suoi stessi studi. La Bryton scopriva così l’esistenza di uno scienziato amorale e avido di potere di nome Charon, che stava usando una tecnologia avanzata e illegale. Il naufrago cyborg si chiama Turner Pascal, era legalmente morto e fatto tornare in vita in forma di androide dagli esperimenti di Charon. Ora lui è tecnicamente una AI, ma che si sta evolvendo in una EI, ovvero intelligenza evoluta, in grado di superare le instabilità sia dei cyborg che degli umani. Così i due cercano di scoprire chi è e dove si trova Charon e scoprono l’esistenza di una comunità segreta di EI, i cuoi scopi sono poco chiari. Sul finale, con l’aiuto del generale Thomas Warington tutto sembra essere tornato al suo posto soprattutto con la morte di Charon.

E Alpha riparte proprio da qui, seguendo stavolta il suddetto generale e approfondendo la tematica che la Asaro aveva a cuore: l’impossibilità di stabilire se un cyborg sia un essere umano e se ci si possa fidare di loro.

Il generale ha catturato l’androide killer femminile di Charon, chiamata appunto Alpha. Lei dovrebbe essere solo una AI, ma dall’interrogatorio sembra emergere che lei stia raggiungendo il livello di EI ed il generale vuole cercare di capire se di Alpha è possibile fidarsi e se valga la pena di salvarla dall’essere smantellata. Sta davvero cooperando? Oppure ha un piano per prendere il posto di Charon? L’impossibilità di fidarsi (degli umani come degli androidi) è alla base di questa storia, ma Warington non fa in tempo a prendere una decisione perché Alpha riesce a fuggire, grazie ad un misterioso complice, prendendo come ostaggio lo stesso generale. Il piano dell’androide è di raggiungere una base segreta di Charon, ma la loro astronave precipita su un’isola deserta prima che ci arrivino e qui i due saranno forzati ad esplorare le differenze ed i punti di contatto tra umani e non umani e forse superare le reciproche diffidenze.

la copertina di Stamping butterflies
la copertina di Stamping butterflies

Stamping Butterflies di Jon Courtenay Grimwood

Concludiamo per il momento questa serie di articoli con due romanzi scritti dal suddetto autore inglese. Siccome Grimwood ama molto le storie parallele, ambientate però in epoche lontanissime tra loro, sembra giusto parlare di due suoi romanzi che escono in momenti diversi nel tempo:

il suddetto Stamping Butterflies esce solo adesso negli Usa, pur essendo in realtà del 2004, mentre in Inghilterra è appena uscito il suo vero nuovo romanzo, dal titolo End of the world blues.

I due romanzi hanno in comune la passione non solo per incrociare diversi periodi temporali, ma anche generi diversi.

Stamping inizia con un giovane imperatore giapponese seduto in un giardino all’interno del palazzo imperiale, che attende il suo killer. Ma a sua volta che un personaggio misterioso, chiamato Prisoner Zero che vuole uccidere il presidente degli stati uniti, che è convinto di sognare il suddetto imperatore.

Ma il punto è che nessuno dei due sta sognando e che sono lontani non solo nella spazio, ma anche nel tempo.

Quando l’attentatore del presidente viene catturato, l’uomo si chiude nel mutismo, ma disegna delle formule matematiche avanzatissime sulle pareti della cella ed in qualche modo misterioso potrebbe conoscere il segreto per viaggiare oltre la velocità della luce

Ma, in un lontanissimo futuro una dinastia imperiale cinese domina migliaia di pianeti ed il suo imperatore è convinto che la sua morte cambierà le cose, in meglio.

Ed a complicare tutto c’è un chitarrista drogato che vive in Marocco, inestricabilmente legato agli eventi attuali e futuri.

E le cose si complicano ulteriormente in End of the world blues: Kit è un inglese in fuga da una quantità di problemi irrisolti con la mafia, si è messo a gestire un bar a Tokyo si è sposato, ma va anche a letto con la moglie di un boss mafioso locale. Anche per lui il destino bussa alla porta quando lo chiama la madre della sua ex ragazza, dicendogli che è morta e che lui deve scoprire chi è stato. Anche perché c’è qualcuno che sta arrivando per ucciderlo. Il che è così vero che poco dopo il suo bar salta in aria uccidendo la moglie e poco dopo viene salvato dal suo killer da una ragazza con il look da punk, in fuga con 15 milioni di dollari rubati.

La ragazza si chiama Nijie ma ha il sospetto di chiamarsi anche lady Neku, una figura di cui però non ricorda nulla.

Ma c’è anche una lady Neku in un lontano futuro dove l’umanità è in declino, divisa in clan dove l’ultimo tentativo di realizzare un matrimonio di convenienza tra lei ed un uomo di ua famiglia rivale è andato tremendamente male.

La vita è un cerchio che si chiude perfettamente su sé stesso secondo Grimwood, anche se ci vogliono migliaia di anni per riuscirci.

E non sarebbe una brutta idea scoprire il mondo visto attraverso i suoi occhi.

Visto che non sfuggiamo neanche a noi alla mania delle trilogie, per il momento l’elenco delle uscite si ferma qui. Almeno fino alla prossima puntata.