Enorme successo attualmente negli Stati Uniti e in uscita da noi il 22 settembre (meglio tardi che mai) il nuovo film con Adam Sandler ha dimostrato una volta di più la sua versatilità in film più complessi di quelli a cui ci aveva abituato.

Michael Newman (Sandler) è sposato con la bellissima Donna (che è la davvero bellissima Kate Beckinsale - Underworld), ha due bei figli e una bella casa di cui però non solo non gode granché, ma nemmeno se ne accorge. Questo perché passa la maggior parte del suo tempo presso lo studio di architettura in cui lavora, nell’illusoria speranza che il suo ingrato capo (nientemeno che David Hasselhoff - Supercar) lo faccia diventare suo socio.

Una notte, frustrato dal lavoro e dal non riuscire a capire quale dei mille telecomandi sparsi per casa sia quello che accende la tv, decide di andare a cercarne uno in grado di gestire tutte le apparecchiature della sua casa. Capita così nel retro di un negozio in cui un eccentrico personaggio di nome Morty (Christopher Walken, che qui ricorda il Doc di Ritorno al futuro) gli propone un telecomando universale in grado di cambiargli la vita.

Subito dopo Michael diventa il re del suo mondo: ha la possibilità di controllare l’intera casa con un solo tasto. Ma scopre anche altre opzioni davvero speciali: togliere l’audio al cane che abbaia e mandare avanti veloce una fastidiosa discussione con la moglie.

Affascinato e anche leggermente inquietato dalle strane caratteristiche, Michael torna da Morty per chiedergli spiegazioni. E l’uomo gli risponde candidamente che gli ha dato ciò che aveva chiesto, un telecomando davvero universale, in grado cioè di controllare il suo intero universo personale.

E sotto gli occhi stupefatti di Michael, gli mostra le opzioni avanzate del telecomando, tra cui la possibilità di andare a avanti e indietro nel tempo all’interno della sua vita.

L’uomo diventa velocemente dipendente dall’oggetto, che in pratica lo fa diventare più infantile ed egoista che mai. Ma quello che scoprirà presto è che il telecomando sta programmando lui, decidendo quali parti della sua vita deve vivere e quali perdere. E dall’entusiasmo Michael passerà al panico più completo, quando scoprirà di non avere più il controllo della sua vita.