In mare, di notte. Alcuni ragazzi si stanno divertendo in un motoscafo, trainando a rimorchio Miles (Carter Jenkins), un giovane surfista. Quando questi cade dalla sua tavola avvista una strana creatura su una boa, che si getta in acqua e scompare... Nelle gelide acque dell’Antartico un sottomarino nucleare è rinvenuto fuori rotta e senza equipaggio. A bordo della nave militare che ha effettuato il ritrovamento il dr. Cirko (Rade Serbedzija), ricercatore che lavora per conto del governo, afferma di si aspettava che qualcosa del genere si sarebbe verificato. Il sottomarino è trasportato a terra per essere esaminato e sullo scafo vengono rinvenuti una serie di segni che all’apparenza sembrano essere stati causati da un morso... Nelle acque al largo della California la biologa marina Laura Daugherty (Lake Bell) durante un’esplorazione ad alta profondità vede delle creature che sembrano emettere una strana luminescenza. Di li a poco da un’enorme galleria sul fondo dell’oceano fuoriesce un grande creatura che cozza contro il sottomarino della scienziata prima di scomparire. Rientrata alla base Laura la trova il giorno seguente occupata da un vasto contingente militare del quale fa parte il dr. Cirko, che prima sottopone la donna a un interrogatorio e poi la informa che il fondo di ricerca per il quale lavora è stato chiuso. In Louisiana Richard Connelly (Jay Ferguson) e il fratello più giovane George stanno compiendo un’immersione di pesca vicino ad una piattaforma marina quando un’enorme creatura compare di fronte a loro. I due si rifugiano tra le barre di metallo che sorreggono la struttura e George lancia un arpione contro il mostro marino, che fugge trascinandolo via con se sul fondo. Richard si dirige più in profondità cercando di seguire il fratello ma lo fa troppo velocemente e l’aumento di pressione gli fa perdere i sensi. Prima di svenire gli sembra di vedere delle fonti luminose sul fondo... Nel frattempo Miles e il suo amico Phil trovano in mare delle strane creature galleggianti, simili a uova. Miles ne prende una e giunto a casa la mette nel suo acquario, dal quale pochi giorni dopo esce una creatura che scappa per la casa e rifugia nel bagno, dove il ragazzo riesce a catturarla con la tende della doccia. Nelle loro rispettive abitazioni Laura e Richard vedono nei telegiornali la notizia del ritrovamento di una carcassa su una spiaggia. Le autorità sostengono che si tratta di una balena e chiudono l’accesso all’area ufficialmente per motivi d’igiene pubblica ma i due sospettano che si tratti di qualcos’altro e decidono di recarsi sul posto per investigare. Quella notte, nel mare dei Carabi, due pescatori assistono dalla loro barca ad una fenomenale caduta in mare di meteoriti...

 

Surface debutta con un episodio pilota di scorrevole fattura e modeste ambizioni. Le premesse sulle quali si sviluppa la serie sono introdotte in modo chiaro, lineare, e lo stile è piatto e funzionale per essere gradito dal vasto pubblico della TV generalista. I fratelli Josh e Jonas Pate (L’impostore) che hanno anche ideato il tutto e scritto la sceneggiatura curano anche la regia, adagiando tutto quanto su un fondo marino con pochi pericolosi crateri ma anche con ben pochi fiori da ammirare. Insomma, l’inizio di Surface non è da buttare ma poteva anche essere meglio, in particolare la suspense è quasi del tutto inesistente, le performance del cast non brillano certo per intensità e anche il mistero che circonda le creature è del tutto circostanziale e non viene valorizzato in alcun modo ne dal copione ne dal taglio registico, semplicistico al punto che lo si può benissimo descrivere come banale. I punti di riferimento cinematografico sono chiari e dichiarati, Incontri ravvicinati del terzo tipo di Spielberg e Abyss di James Cameron, ma il risultato purtroppo assai inferiore. Anche sul fronte degli effetti visivi siamo davvero al minimo sindacale, niente di particolarmente efficace. La sufficienza è guadagnata ma senza esagerare con le aspettative, con la speranza che col procedere delle puntate la serie riesca a migliorare e a farsi più interessante. Qualche idea originale e un po’ di emozioni in più non guasterebbero.