Anche i meno avvezzi alle frequentazioni fumettistiche avranno sentito parlare della Lega degli Straordinari Gentlemen, una geniale invenzione del 50enne sceneggiatore britannico Alan Moore – da molti considerato il migliore al mondo – e del disegnatore Kevin O’Neill in un unico mega-crossover che riunisce personaggi della letteratura di fine Ottocento come Allan Quatermain, il Capitano Nemo, l’Uomo Invisibile, il dr. Jekyll e mr. Hyde, Mina Harker (ex moglie di Dracula) e mille altri ancora.

La fama di questo particolare fumetto è aumentata con l’uscita del film hollywoodiano La leggenda degli uomini straordinari diretto da Stephen Norrington con le consuete modifiche banalizzanti, disconosciute dagli autori del fumetto (nonostante le buone prove di Sean Connery e Peta Wilson), ma in fumetteria è appena uscita un’opera curiosa che ne restituisce al meglio la complessità originale, che in alcuni casi può davvero far girare la testa.

Gli autori del fumetto hanno infatti inserito nella saga – in USA ormai giunta alla terza serie e in Italia alla seconda – quanti più personaggi possibili (più o meno celebri) tratti dalla letteratura di tutto il mondo e di ogni epoca: in pratica ogni personaggio che parla ha una sua storia già nota per sommi capi a chi ha la prontezza di riconoscerlo: solo per fare un esempio, il comandante in seconda del Nautilus si presenta dicendo “Chiamatemi Ismaele”, celebre incipit del Moby Dick di Herman Melville.

Il libro che illustra vignetta per vignetta con divertita passione e puntigliosa ricostruzione un tale mare magnum è firmato dall’appassionato Jess Nevins e si chiama Eroi e mostri - La Lega degli Straordinari Gentlemen Vol. 1: La guida non ufficiale (240 pp., Euro 10), edito dalla meritoria Magic Press che da qualche anno pubblica l’edizione italiana della Lega.

A un prezzo davvero popolare si può così analizzare personaggi principali e secondari, eventi, luoghi e facezie degli autori, con tanto di annotazioni personali di O'Neill, diversi saggi sulla storia dei crossover nella letteratura (da sempre intrigata dall’idea di far convergere in un unico universo personaggi differenti, quasi a confermare la loro effettiva esistenza), una lunga e esauriente intervista allo sceneggiatore di Northampton e spiritosa prefazione dello stesso Moore.