SKArR: la scheda

Titolo del film: SKArR

Casa di produzione: Deltaframe/Exmachina ( www.deltaframe.com, www.exmachina.it)

Finanziatori: autoprodotto con infrastrutture messe a disposizione da Exmachina.

Regista: Alex G. Raccuglia

Produttore: Alex G. Raccuglia

Produttori esecutivi: Alex G. Raccuglia, Roberta Molinari, Massimo Svanoni, Luca Ardemagni, Giada Garavaglia, Antonio Labanchi

Soggetto e sceneggiatura: Alex G. Raccuglia

Cast:

Chris: Massimo Svanoni

Rox: Odille

Angelo: Luca Ardemagni

Nero: Gabriele Spinelli

Patrizia: Roberta Molinari

Fede: Andrea Sabbatini

Jil: Stefania Monaco

Sasha: Andrea Vass

Musica: Andrea Vass

Effetti speciali: Antonio Labanchi, Alex G. Raccuglia

Durata del film: 97 minuti

Numero di persone impegnate nel progetto: circa 50

Durata del lavoro delle riprese: circa 18 mesi

Durata del lavoro della postproduzione: 3 anni ma iniziata insieme alle riprese

Costo totale: 2500 euro circa

Caratteristiche macchine da presa: Canon XM1 3CCD MiniDV

Software di montaggio: Apple Final Cut Pro 4

Altri software utilizzati: Adobe After Effects 5.5, Adobe Photoshop 7

Piattaforma: Mac 90%, PC 10% (per alcuni effetti speciali)

Film precedentemente realizzati: The Stone (1999), cortometraggio di SF; n3urun (2003), fake trailer dimostrativo

Distribuzione prevista: DVD

Uscita: 31 marzo 2004

Sito: www.progettoskarr.net

Trailer: www.progettoskarr.net/trailer

Per prima cosa puoi darci un'idea della trama del film?

Ecco un estratto della sinossi che mettiamo nella nostra cartella stampa:

Chris è un video reporter che sta per realizzare lo scoop della sua vita. La società per cui lavora gli ha affidato un reportage tanto importante quanto rischioso: deve filmare (ovviamente di nascosto) lo spaccio di una nuova droga, chiamata Skarr. Così in compagnia di Fede, il contatto trovato per entrare senza sospetti nel mondo dello Skarr, ha inizio una lunga notte, che porterà il giovane reporter al di là di ogni confine. Arrivati a casa di Angelo, lo spacciatore, tutto sembra procedere secondo i piani di Chris, ma all'improvviso qualcosa va storto e viene scoperto. Il suo destino è deciso. Angelo e Fede decidono di "farlo tacere per sempre" con un'overdose. E così Chris scopre suo malgrado, l'effetto di questa incredibile droga.

Proprio grazie all'effetto dello Skarr, infatti, ha inizio il viaggio di Chris in una sorta di mondo parallelo in cui tutto è possibile. Qui entra in contatto con Rox e Nero, che gli rivelano gli effetti provocati dallo Skarr e lo accompagnano alla scoperta del "mondo degli spiriti", di cui anche loro fanno parte.

Il ritmo cresce quando Chris, consapevole del suo stato, cerca di tornare indietro, alla ricerca dei suoi assassini per vendicarsi. Ma Angelo è molto più malvagio e crudele di quanto Chris possa immaginare e lo scontro tra i due, che raggiunge livelli di elevata drammaticità, coinvolge progressivamente anche tutti i personaggi che, nel mondo reale o in quello degli spiriti, hanno avuto a che fare con Chris.

Com'è nato questo progetto? Con quali motivazioni e da quale spunto?

Skarr è un'idea che ho in testa da diversi anni, qualcosa che ronzava e ronzava ma che se ne stava sopita da qualche parte dentro di me. Dopo avere realizzato The Stone nel '99 ho pensato che avrei potuto utilizzare la stessa pipeline produttiva anche per un lungometraggio. Tra le varie idee che ho analizzato è tornata a galla anche quella di Skarr e ho iniziato a scrivere la sceneggiatura. Dopo quattro mesi lo script era pronto e ho iniziato a reclutare amici e conoscenti. La storia è piaciuta così tanto che la gente continuava ad aggiungersi al progetto, e così anche le professionalità più disparate, il direttore della fotografia, il cameraman/aiuto regista, attori che hanno studiato teatro, il musicista, fino ad una tropue decisamente bene assortita e dalle ottime potenzialità.

Così anche gli strumenti di produzione e postproduzione sono diventati più potenti e performanti. Abbiamo inziato con una cosa "piccola" che è crescita in finalità, serietà e impegno.

Puoi raccontarci brevemente quali sono state le varie fasi della lavorazione?

Generalmente i film si dividono in fasi di preproduzione, produzione e post.

Noi non potevamo permetterci questo approccio. Dato che abbiamo lavorato gratuitamente e nel tempo libero e ci avremmo messo diverso tempo a girare, abbiamo pensato di riunire le tre fasi: giravamo, acquisivamo, effetuavamo un montaggio preliminare e il risultato andava sul web, sul nostro sito, nella zona riservata ai membri del cast, nell'arco di una settimana. Una sorta di "giornalieri" digitali distribuiti. Una delle possibilità offerte dal digitale e dal fatto che abbiamo una struttura produttiva snella e adattabile.

Parallelamente abbbiamo lavorato agli interventi digitali, al compositing e, soprattutto, alla correzione del colore che abbiamo utilizzato per la simulazione della pellicola con risultati, a mio modesto parere, piuttosto buoni.