L'uomo guardò sospettoso la mano dell'assessore, senza accennare a stringerla. Si guardò attorno. - Se vado di là - disse, indicando la vecchia autostrada - vado bene per il nord?

- Sì, certo - disse l'assessore, spostando la mano che aveva teso allo straniero verso la strada, come per indicare. - Il nord è di là. Ma per i primi centri abitati saranno almeno duecento chilometri...

Gettò uno sguardo perplesso al mulo, poi tornò a guardare il volto di pietra dell'uomo venuto dal ponte. - Ci scusi per la sorpresa, ma noi pensavamo che di là, in Sicilia, a causa della desertificazione ormai non abitasse più nessuno.

L'uomo risalì sul suo mulo. - Io ero l'ultimo - disse. E si rimise in cammino, verso nord.

Lo guardammo sparire, l'ultimo siciliano, che emigrava al nord come tanti, come tutti i suoi corregionali avevano fatto in passato. Tanto tempo fa in cerca di lavoro, poi per un clima migliore, poi per sopravvivere.

Quando fu sparito salimmo sul torpedone, in silenzio, e ci avviammo anche noi verso nord, per uscire dal deserto e tornare nel mondo abitabile.

Il grande tema di questa estate è il caldo. Non c'è italiano che non abbia ben presente questo concetto, dal nord al sud, isole comprese. Quando abbiamo pensato di dedicare un numero di Delos al caldo nella fantascienza pensavamo - un po' preoccupati, in effetti - che probabilmente questa anomalia climatica sarebbe finita ben presto, e ci saremmo trovati a uscire con uno speciale Terra bruciata da leggere al bel frescolino di un piacevole luglio, finalmente rinfrescato dall'anticiclone delle Azzorre.

Ma l'anticiclone delle Azzorre non s'è visto: il numero di Delos è ancora d'attualità, sì, ma questo non ci consola molto. Siamo appassionati di fantascienza, e per noi è genetico osservare una situazione e proiettarla nel futuro, immaginando un'Italia desertica, senz'acqua, un clima impazzito, una catastrofe ecologica su scala planetaria.

Abbiamo affrontato l'argomento "caldo" da due punti di vista, quello scientifico - curato dal nostro divulgatore Alessandro Vietti - e quello letterario, curato da Vittorio Catani. Più un'introduzione semiseria di Lanfranco Fabriani, giusto per sdrammatizzare un po'.

Prima di salutarvi vogliamo anche segnalare qui un graditissimo ritorno, quello di Vittorio Curtoni, che nei mesi scorsi era stato tenuto lontano da Delos da pressanti impegni lavorativi che ci racconta tutti per filo a per segno.

E ora ce ne torniamo alla nostra comoda sediolina dentro al frigorifero. Buone vacanze a tutti: ci vediamo in settembre!