”Continuiamo così, facciamoci del male” recitava la famosa battuta di Nanni Moretti, ed è su questa falsariga, ovvero consapevoli che le produzioni di cui parleremo probabilmente non approderanno mai in Italia, che oggi parleremo di Ridley Scott (uno degli artefici della rinascita della fantascienza cinematografica con Alien e Blade Runner) il quale non solo sta per lanciare il 23 gennaio prossimo una serie per la CBS dal titolo  Numb3rs  dove un detective della polizia ingaggia il proprio fratello matematico perché lo aiuti a indagare scoprendo le coincidenze numeriche matematiche nei crimini irrisolvibili, ma insieme a suo fratello Tony Scott  (ultima fatica registica Man On Fire) sarà uno dei produttori esecutivi della miniserie Andromeda Strain tratta dal famoso romanzo di Michael Crichton messa in cantiere da Sci Fi Channel. Ridley Scott ha detto di avere intenzione di aggiornare sia il romanzo di Crichton che la visione data nel film di Robert Wise del 1971 (entrambi conosciuti in Italia col titolo di Andromeda)  “Sta diventando progressivamente sempre più difficile lavorare nella fantascienza e con idee originali, e allora c’è bisogno di escogitare nuove soluzioni per rendere affascinanti vecchie situazioni.” L’adattamento della sceneggiatura è stato affidato a Robert Schenkkan (già al timone dello script di The Quiet American)

“La difficoltà maggiore viene dalla potenza visuale semplice ma assolutamente plausibile del film del 1971, talmente plausibile da rimanere ancora oggi, dopo 35 anni molto inquietante. Pochissimi film non sono datati dopo un lasso di tempo simile, e questo mi pone davanti alla domanda ‘Come posso farlo?’. Ecco perché mi sto documentando scrupolosamente sulle possibilità scientifiche attuali. Io resto comunque ancorato ad una fantascienza che sia evoluzione scientifica, futura della nostra società e non esageratamente distante e fantastica, come possono essere alcuni romanzi e film degli ultimi tempi che, francamente, non sono nelle mie corde.” Scott non ha ancora definito una data per l’entrata in produzione del progetto, e, alla domanda se abbia intenzione di ritornare a raccontare qualcosa nell’universo di Alien ha risposto un “No.” Secco.