Qualche anno fa si parlava molto di libri elettronici, una rivoluzione che sembrava prossima a cambiare il mondo, e che invece finì in una bolla di sapone. Tra i motivi certamente le difficoltà di arrivare a uno standard software, ma soprattutto la mancanza del supporto hardware: i "lettori" pesavano molto e soprattutto costavano troppo: quasi due milioni di vecchie lire il MyFriend, unico lettore distribuito in Italia.

Il lettore ideale per il libro elettronico doveva essere leggero, avere uno schermo ad alta risoluzione che desse l'impressione di avere davanti un foglio di carta, e doveva costare poco, certamente meno del fatidico milione.

Ecco, ora il lettore di libri elettronici c'è: si chiama Librié e lo ha presentato Sony nei giorni scorsi. Viene presentato sul mercato giapponese, ma la tecnologia è europea, della Philips: invece di avere un normale schermo TFT (come i computer palmare), Librié usa una particolare tecnologia chiamata eInk, che compone l'immagine su una superficie riflettente (quindi illuminabile, come se fosse carta). La risoluzione è di 170dpi, il doppio di quella di un normale schermo di computer, abbastanza perché non si distinguano i pixel a meno di guardare lo schermo da molto vicino. L'immagine è fissa, tanto che il lettore non consuma energia se non quando si cambia pagina. L'oggetto è grande qalcosa più di un libro tascabile, è leggerissimo (300 grammi) e costa solo 300 euro. Ovviamente può essere collegato al pc per caricare i libri, ma dispone di una memoria interna nella quale possono venir archiviati almeno 500 volumi.

Non sappiamo molto sullo standard software utilizzato, che comunque non è Microsoft (come prevedibile vista la simpatia di Sony per la casa di Bill Gates). Una cosa è certa: forse l'ostacolo più grosso ora è superato. Sarà interessante vedere cosa accadrà ora.