Enterprise, l'ultima serie di Star Trek attualmente a metà della seconda stagione, sta andando molto male, sia dal punto di vista degli ascolti che da quello della qualità delle storie. Tanto che si comincia a sentir parlare di convocazioni di Rick Berman da parte dei dirigenti Paramount, di sospensioni, di altre serie che potrebbe prenderne il posto. In questo clima la sospensione della serie, che ha saltato le ultime tre settimane, non ha certo tranquillizzato gli appassionati.

Mercoledì però Enterprise torna, con l'episodio intitolato Stigma, dedicato al tema dell'Aids. T'Pol, la prima ufficiale vulcaniana, contrae una malattia che ne causa l'ostracismo da parte della società vulcaniana. Una chiara metafora dell'Aids: anche se, pur essendo apprezzabile l'intento di contribuire a una vasta campagna di Viacom (proprietaria di Paramount) di sensibilizzazione sull'Aids, ci si chiede perplessi che fine abbia fatto la logica dei vulcaniani, che in questa serie di Star Trek vestono in modo da enfatizzare al massimo le curve, cospirano contro gli abitanti di mondi vicini, e ora arrivano anche a ostracizzare chi contrae una malattia. Cosa ne penserebbe il vecchio Spock?