Storicamente i Golden Globe, i premi assegnati ogni anni dai giornalisti stranieri accreditati a Hollywood, non hanno mai dato grandissime soddisfazioni agli appassionati di fantascienza. Vedremo come andrà quest'anno, ma le nomination non promettono bene.

Nei film, il Frankenstein di Guillermo del Toro porta a casa cinque nomination: attore protagonista (Oscar Isaac), attore non protagonista (Jacob Elordi), colonna sonora, regista e miglior film. Un risultato notevole soprattutto per un film distribuito poco in sala e prodotto da Netflix.

Avatar: Fire and Ash non è ancora uscito ma ha due candidature: colonna sonora e “Cinematic and box office achievement”, la categoria che premia i film di maggiore incasso, concetto che lascia un po' perplessi.

Più candidati fantastici nella tv. Due serie di fantascienza come miglior serie drammatica, entrambe produzioni Apple (che ha in finale anche Slow Horses): Pluribus e Severance.

Pluribus, la nuova serie di Vince Gilligan (Breaking Bad), porta in finale anche Rhea Seahorn come miglior attrice, mentre Severance ottiene nomination per Britt Lower (attrice), Adam Scott (attore) e Tramell Tillman (attore non protagonista).

Nella categoria miniserie o serie antologica è in finale ancora una volta Black Mirror, che prende anche la miglior attrice per Rashida Jones e il miglior attore per Paul Giamatti.

La serie che ha fatto più parlare nei primi sei mesi dell'anno, Andor, ottiene solo la candidatura di Diego Luna nella categoria miglior attore in una serie drammatica, dove è candidato anche Sterling Brown per la serie thriller-post-apocalittica Paradise.

I premi saranno annunciati l'11 gennaio. Tra i film che ci sembrano favoriti vediamo Sentimental Value e It Was Just an Incident, tra le serie drammatiche White Lotus, Slow Horses, The Pitt.