L'altro ieri è stata diffusa la notizia che la ABC, televisione di proprietà di Disney, aveva deciso di sospendere a tempo indeterminato il programma di satira politica Jimmy Kimmel Live. Se non avete seguito la vicenda, Kimmel parlando dell'uccisione di Charlie Kirk aveva mostrato uno spezzone di intervista in cui il commentatore chiedeva a Trump come si sentisse dopo la morte di Kirk, e Trump aveva risposto “benissimo” e mostrato orgogliosamente i lavori per la costruzione della nuova sala da ballo della Casa Bianca.

Kimmel era comunque, come gli altri commentatori satirici, nel mirino di Trump. Poco tempo fa la CBS ha annunciato la chiusura del Late Show con David Colbert. Trump ha fatto un post molto soddisfatto sul licenziamento di Kimmel e ha detto che i prossimi saranno Jimmy Fallon e Seth Meyer.

Disney fino a oggi non si era mostrata troppo propensa ad accontentare le pretese di Trump, ma anche loro hanno fusioni in vista, che possono essere bloccate dalla Casa Bianca. Così hanno, diciamo, eliminato uno dei problemi.

La cosa è stata contestata molto aspramente da molte personalità del cinema e della tv.

Damon Lindelof, creatore non solo di Lost ma anche della serie di Watchmen e di The Leftovers, ha pubblicato un messaggio di sostegno a Kimmel su Instagram. Ha anche sottolineato che se la sospensione di Kimmel non verrà revocata presto, “non potrò in buona coscienza lavorare per l'azienda che l'ha imposta”. Attualmente Lindelof lavora alla serie DC Lanterns, destinata ad arrivare su HBO il prossimo anno. HBO appartiene alla Warner.

Sempre su Instagram Tatiana Maslany, notissima agli appassionati di fantascienza per la serie Orphan Black ma anche più di recente per la serie Marvel-Disney She Hulk Attorney-at-law, è andata ancora più diretta invitando a cancellare gli abbonamenti a Disney+ e altri streaming Disney.

Il boicottaggio di Disney+ ha effettivamente avuto un enorme seguito, al punto che la pagina per cancellare l'abbonamento è crashata più volte e che Disney ha finito per togliere il campo nel quale l'utente era invitato a specificare perché stava disdicendo.