Uscito per la prima volta nel 1957 ma scritto nel 1955, Occhio nel cielo di Philip K. Dick è ambientato in un futuro molto vicino, il 1959. L'idea di base ricorda quella di un altro romanzo uscito qualche anno prima, Assurdo universo di Fredric Brown, nel quale il protagonista si ritrovava proiettato nel rutilante universo immaginato da uno scarso scrittore di fantascienza. Qui i protagonisti, in seguito a un incidente nucleare, si ritrovano in un universo immaginato da uno di loro, seguace di una strana religione, e scoprono che in questo universo c'è un dio ben presente nel cielo che punisce i peccati immediatamente.
Il romanzo, già pubblicato in Italia da Urania e da Fanucci, esce ora in una nuova edizione negli Oscar Moderni nella stessa traduzione di Paolo Parisi Presicce già ospitate nel Meridiano dedicato a Dick.
La quarta di copertina
Composto febbrilmente nell'arco di due settimane nel 1955, Occhio nel cielo (1957) racconta una vera e propria discesa negli inferi della psiche umana, un viaggio swiftiano di scoperta e formazione di grande spessore filosofico e insieme una potente allegoria della società dell'America maccartista.
1959, nel clima di paranoia della Guerra fredda Jack Hamilton, ingegnere in un'azienda missilistica, è in visita al Bevatron, un acceleratore di particelle, insieme alla moglie e ad altre sei persone. All'improvviso, in seguito a un incidente, si ritrovano catapultati in un mondo dominato da un oppressivo culto religioso dove i peccati vengono puniti all'istante da una divinità onnipresente. Di lì riescono a fuggire, ma solo per ritrovarsi intrappolati in altri universi che corrispondono via via alle realtà immaginate, desiderate e temute da ciascuno di loro. Fino a quando torneranno in una dimensione normale o che almeno sembra tale.
L'autore
Philip K. Dick è stato uno scrittore statunitense. Autore prolifico e sregolato, Dick ha raggiunto a tratti una grande intensità stilistica ed è considerato uno dei più importanti scrittori postmoderni, tra i classici della letteratura contemporanea, visionario della fantascienza. Fra i suoi romanzi di fantascienza, caratterizzati da un cupo pessimismo, si ricordano: La svastica sul sole (The man in the high castle, 1962), I simulacri (The simulacra, 1964), Le tre stigmate di Palmer Eldritch (The three stigmata of Palmer Eldritch, 1964), Ubik, mio signore (Ubik, 1969). Da Gli androidi sognano pecore elettriche? (1968) nel 1982 è stato tratto il celebre film Blade Runner di Ridley Scott, che ne ha fatto uno scrittore di culto.
Philip K. Dick, Occhio nel cielo (Eye in the Sky, 1957), traduzione di Paolo Parisi Presicce, Oscar Moderni Mondadori, pagg. 272, euro 14, ebook euro 7,99.
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