È un'ironia che proprio il film quasi eponimo della Marvel, The Marvels, sia anche il film che ha incassato di meno nella storia degli Studios delle Idee. Coi suoi 226 milioni, che superano di poco i costi (ma di certo non coprono, vista che l'introito effettivo per la Disney è di gran lunga minore) è andato peggio persino dell'Hulk con Edward Norton, dei primi incerti Thor e Captain America, degli ultimi sconclusionati Ant-Man and the Wasp. Peggio persino di film praticamente avulsi come Eternals e Shang-Chi.

Eppure il film – che confessiamo neppure noi abbiamo visto – in teoria presenta aspetti interessanti. Eroine donne e multietniche, una regista donna. E se il personaggio di Brie Larson è oggettivamente un po' “meh”, quello di Iman Vellani, dopo aver visto la serie Ms. Marvel (che vale più di quanto ci si aspetti) prometteva bene. La terza “Marvel” è Teyonah Parris, vista in azione agli alborei dell'era delle serie Marvel, in Wandavision.

Il film

Dopo aver recuperato la sua identità, sottrattale dai tirannici Kree ed essersi vendicata della Suprema Intelligenza, Carol Danvers (Captain Marvel) deve occuparsi di un universo destabilizzato, essendo l'unica che può farsi carico di questo grande e impegnativo compito. Quando si imbatte in un wormhole, collegato a un rivoluzionario Kree, si rende conto che i suoi poteri da Captain Marvel sono intrecciati a quelli dell'adolescente Kamala Khan, sua grande fan, e a quelli della capitana Monica Rambeau, nipote di Carol e astronauta. Il trio dovrà formare una squadra, The Marvels, e collaborare per imparare a lavorare in sinergia unendo i loro poteri di luce, per salvare l'universo intero da una perfida Kree e dal suo esercito.

Il trailer