La fantascienza post-apocalittica, cioè che racconta le sorti dell'umanità dopo un conflitto atomico, una catastrofe o una pandemia, ha una lunga e gloriosa storia. La fantascienza apocalittica, che racconta cioè la catastrofe vera e propria, ha forte avuto più fortuna al cinema (con Roland Emmerich che detiene una buona percentuale dei film usciti). Solo negli ultimi anni sembra essersi fatto strada quello che potremmo chiamare genere "pre-apocalittico". Il racconto cioè delle reazioni della società e degli individui di fronte a una catastrofe annunciata e ormai prossima.

A questo filone appartiene La fine (Slutet, 2018) dello scrittore svedese Mats Strandberg.

Il libro

Hai 17 anni. È estate e tutto sembra come al solito. Ma il mondo sa cosa sta per succedere. Tra poco più di un mese, una cometa si schianterà sulla Terra e ce ne andremo tutti. E se il mondo sta per finire, cosa conta di più nella vita? Mentre il pianeta trascorre i suoi ultimi giorni, Simon e Lucinda cercano risposte sull'assassinio di una loro amica. Riusciranno a trovarle prima che il cielo si incendi? Un thriller raccontato giorno per giorno dai due protagonisti, che immagina un futuro apocalittico aprendo a riflessioni importanti su temi attuali, come il cambiamento climatico e la devastazione ambientale. Una storia che affronta grandi questioni di etica senza il timore di confrontarsi con il tabù della morte e con le domande sulla vita e il suo significato.

L'autore

Mats Strandberg (1976), giornalista e scrittore di romanzi horror e per giovani adulti, è nato a Västanfors in Svezia. I suoi libri hanno scalato le classifiche svedesi e sono in corso di traduzione in 11 Paesi. Produttori cinematografici e teatrali sono già al lavoro per portare sullo schermo e in scena i suoi romanzi

Mats Strandberg, La fine (Slutet, 2018) traduzione di Alessandra Albertari, collana Waves, Giunti, pagg. 528, euro 16, ebook euro 10,99.