Nella storia dell'uomo, almeno per quella parte che conosciamo, ogni tanto ci è stata annunciata la fine del mondo e decine di profeti, più o meno famosi come Bernardo di Turingia, Nostradamus, San Malachia e quanti gridarono al Mille e non più Mille, hanno indicato della date precise, date ormai superate e per nostra fortuna le catastrofi annunciate non si sono poi verificate.
Ora però su di noi incombe quella che è conosciuta come la profezia dei Maya, la cui data ormai tutti conoscono: 21 dicembre 2012. Sonda Edizioni ripropone il volume I calendari Maya. Oltre le paure della fine (2012), un interessante saggio, che può essere letto quasi come un romanzo, scritto da Gianni Zaffagnini, il quale da anni studia la civiltà Maya.
Il volume porta alla nostra conoscenza non il calendario Maya ma i calendari Maya. E come i Maya si relazionavano con il tempo e come si è arrivati a determinare dai loro calendari la data fatidica del 21 dicembre 2012. L'autore prende in esame le popolazioni di una determinata zona, che vengono definite Maya, e il relativo periodo storico. Un periodo lunghissimo che parte addirittura dal 7500 a.C. per poi arrivare alla completa decadenza già in atto da tempo all'arrivo dei conquistatori spagnoli.
I vari capitoli ci parlano della scrittura dei Maya, dei codici maya scritti prima della conquista, dei Maya e del tempo, dei numeri, degli dei e del calendario per poi arrivare ai calendari Tzolk’in e quello Haab; del ciclo del calendario e molto altro ancora fino alla correlazione dei calendari gragoriano e maya. Un lungo, lunghissimo viaggio nel cuore di una mitica civiltà.
Nota di Linda Schele, studiosa ed esperta di cultura Maya
Addio a Gianni Montanari, restauratore di Urania
È scomparso ieri a 71 anni Gianni Montanari, traduttore, scrittore e curatore di diverse collane, tra cui...
S*, 20/10/2020
Fuga nel mondo perduto
Una rivisitazione per giovani lettori del famoso romanzo The Lost World di Sir Arthur Conan Doyle.
Pino Cottogni, 30/05/2013
Salvate Terramatta
La fine del mondo dei Maya è improbabile anzi impossibile, quella qui descritta è impossibile ma molto più...
Vittorio Catani, 21/12/2012
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È scomparso ieri a 71 anni Gianni Montanari, traduttore, scrittore e curatore di diverse collane, tra cui...
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Una rivisitazione per giovani lettori del famoso romanzo The Lost World di Sir Arthur Conan Doyle.
Pino Cottogni, 30/05/2013
Salvate Terramatta
La fine del mondo dei Maya è improbabile anzi impossibile, quella qui descritta è impossibile ma molto più...
Vittorio Catani, 21/12/2012
3 commenti
Aggiungi un commentoLettura sicuramente interessante... faccio una piccola osservazione personale in merito alla possibilità da parte dei Maya di prevedere la fine del mondo: non è assolutamente possibile; un conto essere ottimi osservatori dei cicli astronomici, un conto essere in grado di stabilire occorrenze catastrofiche; i Maya non conoscevano il funzionamento del Sole e sue eventuali attività anomale e distruttive, ne se fosse diretto verso di noi qualche asteroide/cometa pericoloso, ne se qualche supergigante stesse per esplodere investendoci con radiazioni pericolose (Gamma Ray Burst in testa), eccetera, eccetera; è stato detto e ripetuto; un calendario è solo la rilevazione di cicli di movimento astronomico: un milionesimo di quello che succede nel cosmo. Prima o poi qualcuno azzeccherà una data realmente catastrofica, ma si sa, anche un orologio rotto azzeccha l'ora due volte al giorno...
Il mio messaggio non apparve...comunque dicevo che oggi è il 12/12/12, che non sarà fighetto come 2012 2012, ops, 20/12/2012, ma insomma...
Poi, che avevo fatto i conti, e da qualche parte messi, che questa fine calendario Maya capita sì nel 2012, ma mi veniva verso maggio o giugno, boh chi si ricorda.
Infine, un mini appunto, i Maya in piena decadenza all'arrivo degli Spagnoli. Beh, è un tantino tirata, come se un turista oggi a Roma trovasse sì ancora l'Impero Romano, anche se in piena decadenza...
Nel mio studio dilettantesco, nel 1200 i Maya erano già un ricordo.
Hai assolutametne ragione: la fine del mondo è certa e anche una data approssimativa (5 miliardi di anni), dovuta all'esaurimento dell'idrogeno nel Sole che porterà la nostra stellina a destabilizzarsi e crescere fino ad inglobare l'orbita di Marte, come è noto ai nostri astrofisici; i Maya non sapevano neanche cosa fosse di preciso una stella, se non che brillava nel cielo...
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