Il 2020 verrà ricordato per un sacco di pessimi motivi, anche se incrociamo le dite per le prossime elezioni americane, e la quarantena da coronavirus ha portato le persone chiuse in casa a trovare rifugio nelle serie nuove di una Netflix che sembra avere una cassaforte di contenuti infinita, oppure Amazon Prime Video, Disney+ e, per chi si trova negli USA, Hulu.

Ma oltre alla ricerca di nuove serie, questa può essere l'occasione per riscoprire (o scoprire per la prima volta) gioielli di un non lontano passato, per cui eccovi i titoli più interessanti presenti su Amazon Prime Video.

Buffy l'ammazzavampiri

Dal marzo 1997 al maggio del 2003, sette stagioni, tutte disponibili.

Forse solo i più profondi conoscitori sanno che le origini di Buffy risalgono a un film del 1992 scritto da Joss Whedon e diretto dalla produttrice Fran Rubel Kuzui. Il film vedeva non solo un cast completamente diverso dalla serie, ma anche uno stile da commedia di serie b, da sempre rinnegato da Whedon che aveva scritto una sceneggiatura molto diversa, poi completamente travisata dalla Kuzui e dal marito produttore Kaz Kuzui. Doveva arrivare il 10 marzo del 1997 sull'allora Warner Brothers Television (oggi CW), perché la visione reale di Whedon prendesse forma come lui la intendeva. Le origini sono semplici: Buffy Summers (Sarah Michelle Gellar) arriva nella apparentemente ridente cittadina di Sunnydale dopo aver dato fuoco alla palestra della sua vecchia scuola. Questo perché lei è una ammazzavampiri (o Slayer in originale), l'ultima di una lunga serie di giovani donne scelte per combattere le forze dal male. Ma quando arriva Sunnydale il suo piano è di abbandonare quel destino, peccato che non casualmente, sotto la cittadina ci sia una letterale bocca dell'inferno. Nell'arco delle sette stagioni Buffy cresceva e maturava e con lei la serie e la sua mitologia, diventando un oggetto di culto, nonché una delle poche ad arrivare a un finale vero e proprio. In realtà se voleste scoprire le sue nuove avventure esistono i fumetti ufficiali, ma il finale della settima stagione è un finale di serie a tutti gli effetti.

Taken

Dal 2 al 13 dicembre 2002, miniserie anche chiamata Steven Spielberg Presents Taken, racconta una epica storia che attraversa i decenni, esattamente dal 1944 al 2002 e parla di tre famiglie coinvolte con incontri con gli extraterrestri e su come l'evento avesse trasformato le loro vite. La struttura della miniserie era tale che gli attori cambiano in ogni episodio. Attraverso le vite dei Keys, Crawford e Clarke prima scoprivamo il loro contatto con gli alieni e gli esperimenti subìti, per arrivare al gran finale in cui il piano veniva svelato.

Lost

Dal settembre 2004 al maggio 2010, sei stagioni, tutte disponibili.

Se siete tra i pochi che non conoscono la storia, lo spunto narrativo è il seguente: il volo Oceanic 815 precipita su un'isola e i sopravvissuti scoprono molto in fretta che non si tratta di un posto normale. Nell'arco delle sei stagioni scopriranno l'ormai famigerato mostro di fumo nero, un'organizzazione chiamata Dharma che aveva compiuto esperimenti sul posto, un'entità misteriosa di nome Jacob e soprattutto che non sono i primi ad essere arrivati lì, e che non sono così da soli come credono, ma sarebbe stato meglio il contrario. Ma i misteri sono molto più numerosi di così.

Di Lost si è scritto ormai di tutto e di più e ancora oggi il mondo è diviso riguardo al finale, che comunque aveva registrato ben 13,5 milioni di spettatori che non vedevano l'ora di scoprire il segreto dell'isola. Non saremo noi a riprendere la discussione, ma forse non siete a conoscenza di un paio di dettagli: il più semplice è che il pilot costò ben quattordici milioni di dollari, perché JJ Abrams, creatore della serie insieme a Damon Lindelof (Watchmen) e Carlton Cuse (Tom Clancy's Jack Ryan su Amazon Prime) volle girare sull'isola delle Hawai Ohau e portare lì i veri resti di un jet. Il più complicato si chiama Jeffrey Lieber. Forse avrete visto il suo nome comparire come uno dei creatori della serie, ma la storia è un po' diversa: nel 2003 la ABC aveva organizzato una riunione di tutti gli executive per trovare nuove idee per una serie. Lloyd Braun, all'epoca presidente del canale, buttò lì l'idea di una serie "in stile Castaway", cioè il film con Tom Hanks. Da qui venne chiamato un giovane sceneggiatore, il suddetto Lieber, il quale scrisse un pilot che seppur partendo dall'idea di un aereo che cadeva su un'isola e dei suoi sopravvissuti, si sviluppava verso lo stile del Signore delle mosche. L'idea venne rifiutata e venne chiamato Abrams, e il resto lo sappiamo. Ma Lieber ancora oggi prende una percentuale ogni volta che la serie va in onda. Quanto al finale, fateci sapere la vostra opinione.

X-Files

Nove stagioni dal settembre 1993 al maggio 2002, poi due brevi stagioni nel 2016 e nel 2018, undici in totale, tutti disponibili.

Un'altra serie di culto e di enorme successo, creata da Chris Carter, il quale avrebbe riprovato a giocarsi la carta del mistero con la serie di culto ma sfortunata Millennium e sarebbe poi rimasto per sempre legato al suo unico enorme successo. Anche qui l'idea è semplice e avvicente: due agenti dell'FBI sono incaricati di indagare su eventi misteriosi. Fox Mulder (David Duchovny) crede nel soprannaturale e negli UFO, mentre la sua collega Dana Scully (Gillian Anderson) è scettica, scientifica ed è lì per evitare che le convizioni di Mulder gli facciano perdere obiettività. Peccato che nel lungo arco delle loro investigazioni dovranno rendersi conto che ci sono effettivamente eventi non spiegabili razionalmente, e soprattutto, che esiste una cospirazione per una invasione aliena. Le ultime due stagioni (cioè dieci e undici a cui fa riferimento il trailer qui sopra) non sono state all'altezza delle precedenti pur registrando ancora rating eccellenti.

Battlestar Galactica

Dall'ottobre 2004 al marzo 2009, quattro stagioni, tutte disponibili, più la miniserie pilot del 2003, disponibile ma su una pagina a parte.

Basata sulla serie omonima del 1987, lo showrunner Ronald D. Moore (For All Mankind) ne attualizzava fortemente il concetto di base, pur mantendo la premessa iniziale: In un lontano sistema stellare esistono dodici colonie umane, da sempre in guerra con una razza di androidi chiamati Cylon, i quali realizzano un attacco a sorpresa, distruggendole tutte. Sopravvivono cinquantamila umani perché erano a bordo di astronavi civili durante l'attacco e l'unica nave militare, la Battlestar Galactica del titolo, comandata da William Adama (Edward James Olmos). gli ultimi rappresentanti delle dodici colonie decidono così di partire alla ricerca della mitica tredicesima colonia, conosciuta anche come Terra. La serie è una perfetta commistione di militarismo, misticismo e filosofia, con un gruppo di protagonisti indimenticabile e anche qui, un finale che ha diviso i fan, che almeno è un finale vero e proprio, anche se si conclude con una domanda fondamentale per l'umanità. 

Non ci sono però i due film tv Razor e The Plan, il primo racconta una storia ambientata prima dell'inizio della serie e durante la seconda stagione, il secondo, composto sia da nuovo materiale che da scene dalla serie, vuole rappresentare il punto di vista dei Cylon.

V – Visitors

Due stagioni tra il 1984 e il 1985 e due stagioni del remake dal 2009 al 2011, tutte disponibili. Mancano le due miniserie introduttive.

Negli USA intitolata solo V, il plot della serie, anche lei diventata di culto, era tanto semplice quanto avvincente, almeno per gli standard dell'epoca: una razza di alieni invadono la Terra sotto le false sembianze di esseri umani, mentre in realtà sono rettiliani, ma soprattutto le reazioni degli esseri umani: chi ovviamente crea una resistenza e chi invece collabora con loro per il potere o il guadagno personale. Il creatore della serie Kenneth Johnson dichiarò all'epoca di essersi ispirato dal romanzo del 1935 Qui non può succedere (It can't Happen Here) di Sinclair Lewis e che la serie voleva essere una metafora dell'ascesa al potere del fascismo negli Stati Uniti.

Il remake del 2009 spingeva di più sia sul versante politico che sulla facilità con cui era possibile manipolare le persone tramite i media e vedeva come protagonista Morena Baccarin (Firefly) nel ruolo dell'aliena tanto cattiva quanto melliflua Anna, capace letteralmente di ipnotizzare l'umanità sul finale della seconda stagione. peccato che la ABC la cancellò, per cui non aspettatevi di trovare un finale, in uno specchio di quanto accaduto anche alla serie originale, conclusa con un cliffhanger e precedentemente con l'abbandono dell'autore a causa di divergenze creative.

Mancano su Prime Video, però, le prime due miniserie, quella del 1983 intitolata solo V e il suo sequel, V-The Final Battle, all'epoca uscite da noi come una stagione unica.

Defiance

Dall'aprile 2013 all'agosto 2015, tre stagioni tutte disponibili.

Tutto comincia nel 2013: sei specie aliene in cerca di rifugio chiamate Votan arrivano nell'orbita terrestre, convinti che il pianeta sia disabitato e quindi utilizzabile per terraformarlo ( o meglio alieno formarlo). Quando alieni e umani scoprono l'esistenza gli uni degli altri ovviamente il tutto sfocia in una guerra, ma nella caduta delle astronavi vengono attivati proprio i macchinari per la terraformazione, che stravolgono il nostro pianeta in modo irriconoscibile. La serie però inizia decenni dopo e ruota intorno alla città di Defiance, costruita sulle rovine di St. Louis, di cui rimane ancora più o meno integro l'enorme scultura a forma a arco. Qui arriva il veterano della guerra Joshua Nolan (Grant Bowler) e la figlia adottiva Irisa (Stephanie Leonidas, Killjoys). Defiance è una città neutrale tra la capitale umana che risiede a New York e quella aliena, che si trova in Brasile, ed è un melting pot umano/alieno non sempre pacifico, anzi Joshua scopre i preparativi per un devastante attentato e dopo averlo sventato viene dichiarato nuovo sceriffo della città dal sindaco Amanda Rosewater (Julie Benz, Dexter). Ma la figlia adottiva nasconde un segreto e la città diventa il centro di eventi sempre più pericolosi.

Tecnicamente cancellata alla terza stagione, evidentemente gli showrunner avevano intuito l'aria che tirava in casa Syfy, canale dove andava in onda negli States, realizzando un finale della terza stagione che funzionava benissimo come finale di serie.

Heroes

Dal settembre 2006 al febbraio 2010, quattro stagioni tutte disponibili.

Uno dei più grandi successi del canale NBC, partiva raccontando la storia di persone normali le quali durante un'eclissi solare scoprono di avere dei poteri e di come questo cambi le loro vite. La struttura voleva essere ispirata a quelle dei fumetti e ogni stagione contiene uno o due cosiddetti volumi, partendo dalle storie dei singoli personaggi fino a mostrare come siano collegati tra loro, ma ovviamente esiste un'organizzazione segreta che vuole controllarli o in caso di fallimento, terminarli.

Esiste anche una miniserie del 2019, non presente su Amazon ma che fondamentalmente era un esperimento non molto riuscito.

Continuum

Dal maggio 2012 all'ottobre 2015, quattro stagioni, tutte disponibili.

Tutto comincia nel 2077, in una Vancouver (la serie è canadese) e un Canada dominati da una oligarchia al cui comando ci sono le multinazionali e dove tutti sono strettamente sorvegliati da una polizia di stato. L'agente del CPS (City Protective Services) Kiera Cameron (Rachel Nichols) è del tutto omologata al sistema, ma quando un gruppo di rivoluzionari chiamati Liber8 riescono a fuggire alla loro esecuzione viaggiando nel tempo, involontariamente la trasportano con loro nel 2012. Qui, un po' alla volta, Kiera comincia a vedere il suo mondo per quello che è e decide di impedire che prenda forma agendo nel passato, ovvero ai giorni nostri, anche facendosi aiutare dalla versione giovane di un futuro oligarca, Alec Sadler (Erik Knudsen). La serie venne cancellata alla terza stagione, ma il suo creatore ottenne una quarta ministagione da sei episodi per concludere la trama principale, anche se dovete concentrarsi solo sui personaggi principali escludendo l'intera mitologia che era andato costruendo.

The Handmaid's Tale

Tre stagioni (quarta in produzione), disponibile solo la prima.

La serie è basata sul romanzo di Margaret Atwood del 1985 da noi intitolato Il racconto dell'ancella e che quest'anno ha visto uscire un sequel intitolato I testamenti, la serie parte con un violento colpo di stato negli USA da parte del gruppo fondamentalista religioso che si definisce la repubblica di Gilead, il quale impone una oppressiva dittattura religiosa in cui le donne hanno perso ogni minima forma di libertà, quelle fertili diventate di proprietà dei comandanti (le suddette ancelle) e vengono letteralmente violentate per dare loro figli che non possono avere, le altre diventano serve o peggio, vengono mandate a morire nei campi radioattivi al di fuori delle aree protette. L'intero mondo è sul collasso ecologico e le nascite sono pressoché azzerate. June Osborn (Elisabeth Moss, L'uomo invisibile) perde anche il suo nome quando viene affidata al comandante Fred Waterford (Joseph Fiennes) a cui deve dare un figlio. Ma June ha due obiettivi: salvare la figlia che le è stata tolta quando Gilead ha fermato la sua famiglia in fuga (il marito è riuscito a arrivare in Canada, che è un paese libero) e soprattutto, far crollare Gilead.

Vi terremo al corrente sulle prossime serie disponibili o in arrivo.