Nel 1924 il Congresso degli Stati Uniti approvava un Immigration Act che stabiliva quote massimi di immigrati per paese d'origine. La legge era stata voluta per limitare il numero di ebrei, italiani e europei dell'est che arrivavano negli Stati Uniti; tra gli argomenti a sostegno della legge c'era anche l'idea che fossero popolazioni intellettualmente inferiori.

Se la legge fosse stata approvata due anni prima, o il signor Judah Asimov avesse deciso di emigrare dalla Russia due anni dopo, con ogni probabilità il mondo avrebbe dovuto fare a meno del genio e delle opere di Isaac Asimov.

Nato in un paesino russo non lontano dalla Bielorussia, Petroviči nella regione di Smolensk, in una data non del tutto certa ma fissata convenzionalmente al 2 gennaio 1920, Asimov arrivò negli USA a solo due anni. Il padre gestiva un'edicola e delle tante riviste che ne affollavano gli scaffali quelle che attirarono di più la sua attenzione furono quelle di fantascienza, Amazing e Astounding.

Aveva solo sedici anni, Isaac, quando prese il metrò per andare di persona alla redazione di Astounding per mettere nelle mani del direttore John W. Campbell il suo primo racconto.

Campbell lo rifiutò. Come ne rifiutò molti altri dopo quello, ma fin dal primo incontro intuì le potenzialità del ragazzo e gli diede corda, lo incoraggiò, gli spiegò gli errori e gli insegnò a scrivere delle storie valide. Asimov diventerà uno degli autori di punta di Astounding, anche se il suo esordio sarà su Amazing – col racconto Naufragio al largo di Vesta, nel 1939 – e molte delle sue storie più importanti, come quelle dei robot, appariranno sulle riviste curate dall'amico e collega "Futurian" Frederik Pohl

Costretto a iscriversi all'università con un anno di ritardo, a causa delle leggi che limitavano il numero di ebrei iscritti, si laureò alla Columbia e ottenne un dottorato in biochimica. Durante la Seconda Guerra Mondiale servì come chimico alla basa navale di Filadelfia (insieme a Robert Heinlein e Sprague de Camp) e dopo la fine del conflitto fu ancora coscritto, a Honolulu, dove si svolgevano test nucleari.

Il suo primo romanzo, Paria dei cieli, vide la luce solo nel 1950, quando Asimov aveva trent'anni. Eppure entro il 1969 aveva già pubblicato il centesimo libro: ne avrebbe pubblicati, in carriera, oltre 500.

Tra gli anni quaranta e gli anni cinquanta pubblicava una serie di opere che faranno la storia della fantascienza, le serie dei robot e Fondazione, ma anche capolavori come Notturno, La fine dell'eternità, la saga per ragazzi di Lucky Starr.

Poi abbandonava quasi del tutto la narrativa per dedicarsi alla divulgazione scientifica. Tornava alla fantascienza solo negli anni Ottanta, completando le due saghe che gli avevano dato il successo con sei nuovi romanzi.

Isaac Asimov è morto nel 1992 ed è stata una delle prime vittime illustri dell'AIDS, anche se questo verrà rivelato solo molti anni dopo; all'epoca della morte di Asimov l'AIDS era ancora considerata un'onta, una malattia che si diffondeva solo tra omosessuali e persone di facili costumi. Asimov l'aveva contratta attraverso una trasfusione, durante un'operazione di bypass cardiaco.

La fantascienza di Asimov è forse la rappresentazione più pura del genere. Coerente, fortemente basata sulla scienza ma senza risultare mai pesante o incomprensibile: uno stimolo continuo a pensare, ad apprezzare la conoscenza e l'intelligenza. Intere generazioni hanno imparato ad amare la fantascienza sulle sue pagine, ma anche la scienza stessa.

Asimov era un progressista, un convinto sostenitore del Partito Democratico, un femminista, un sostenitore dei diritti degli omosessuali. Sosteneva il diritto all'esistenza di Israele ma era preoccupato che l'eccessivo nazionalismo potesse portare a un conflitto con le popolazioni arabe. Si preoccupava anche dei primi problemi ambientali, come il buco nell'ozono e l'effetto serra.

Tutte queste idee le portava avanti con vigore e convinzione, ma mai polemicamente. Era brillante, arguto, divertente e sensibile, così lo descriveva tra gli altri Sheila Williams, curatrice della rivista da lui fondata, Asimov's Science Fiction, che con Asimov aveva lavorato a stretto contatto.

Oggi, 2 gennaio 2020, Isaac Asimov compirebbe cent'anni, e non possiamo fare a meno di pensare che il mondo, proprio oggi, avrebbe disperatamente bisogno di tante persone come lui.