Netflix sembra avere cambiato direzione negli ultimi tempi, prima seguendo la pessima abitudine dei canali in chiaro di cancellare le serie senza dare loro un degno finale (cosa che in origine non faceva, vedi Hemlock Grove e Sense8), poi in tempi più recenti, seguendo a suo modo lo stile CW, ovvero serie mirate a un pubblico YA (anche se The 100 non è più YA da un pezzo).

Non a caso abbiamo avuto la già rinnovata The Society, The Order (anche lei rinnovata), la spagnola Elite e la brasiliana 3%. Potremmo aggiungere The Chilling Adventures of Sabrina, ma la serie punta più a un suo particolare miscuglio di humor nero e horror con poco spazio per le pene d'amore teenageriale (visto che è molto più facile venire uccisi da un incantesimo, o un ascia).

Eppure, la serie che debutta oggi, Daybreak, ci prova a essere qualcosa di diverso.

Le origini

Tutto comincia con la graphic novel omonima di Brian Ralph, definito un fumettista alternativo, che ha pubblicato il suo fumetto dal 2006 al 2008, per poi creare un'edizione integrale nel 2011. L'idea alla base era che il lettore vedesse tutto dal punto di vista, letteralmente, del protagonista, che si risveglia in un mondo apocalittico che comincia a esplorare un po' alla volta, a un certo punto accompagnato da un ragazzo senza un braccio. Surreale e intimista insieme è sicuramente un'opera diversa dal solito.

Quanto è rimasto nella serie? Quasi nulla.

Buona apocalisse a tutti

Come ha raccontato The Verge, che ha potuto vedere la serie in anteprima, Daybreak ci prova a modo suo a distaccarsi dall'abusato filone teen-post-apocalittico. Una esplosione nucleare colpisce Glendale, California (e tutto il mondo) e per motivi ignoti trasforma tutti gli adulti in ghoulies, insomma, zombie. Ed ecco entrare in scena Josh Wheeler (Colin Ford, Supernatural) che come dice nel trailer, ha un passato omicida alle spalle (quasi sicuramente esagerando), ma soprattutto, parla frequentemente agli spettatori (visto che non c'è più Frank Underwood a farlo), descrivendo il mondo intorno a lui e gli eventi che accadono. Che a quanto pare, è una festa in stile Mad Max dove anche la violenza diventa una comica sopra le righe.

Il mondo può essere andato in frantumi, ma tutti gli stereotipi della high school sono rimasti, solo che ora si sono trasformati in bande armate fino ai denti, il tutto in tono da black comedy.

Poi però sparisce la ragazza di cui si era innamorato, Sam (Sophie Simmett, Poldark), e lui decide di partire per la classica avventura nelle lande desolate insieme al suo amico samurai nero Wesley (Austin Croute, Orange is the New Black) e la MacGyver in erba Angelica (Alyvia Alyn Lind, Future Man, insomma nel futuro era e nel futuro è rimasta) e qualche altro compagno di viaggio che vuole fuggire dal girone infernale di Glendale.

Infine, tutte le scene in flashback sono girate con una fotografia normale, tutte quelle ai giorni nostri virate in toni seppia, in pratica ribaltando lo stereotipo.

Così come tutta la serie vuole essere più quasi una parodia del genere post-apocalittico che non un telefilm drammatico, con l'aggiunta del protagonista che guarda spesso in macchina e parla con voi.

I dieci episodi della prima stagione di Daybreak debuttano tutti insieme oggi giovedì 24 ottobre su Netflix, vi lasciamo con il trailer in italiano e in lingua originale.