È sempre stato uno degli archetipi della fantascienza: il robot che si ribella ai suoi creatori. Il robot che da aiutante servizievole, o schiavo se volete vederla in modo diverso, diventa libero e assassino.

Questo corto prende questo archetipo classico e lo ribalta, o se vogliamo lo ribalta un paio di volte fino a farlo tornare uguale a se stesso. Ricco di effetti speciali e con un buon attore – Robert Joy, il nome probabilmente non vi dice niente ma l'avrete visto mille volte in film e serie tv, in particolare in CSI:NY – il corto è una storia a se stante e compiuta, ma poteva essere visto anche come film dimostrativo per un'eventuale produzione più lunga. Che non ci fu mai: il corto infatti è del 2011, quindi ormai il discorso è chiuso.

Il regista, Aaron Sims, non rischia comunque di annoiarsi: come concept artist ha lavorato per innumerevoli produzioni di alto livello, da Stranger Things ad Aquaman, da Ready Player One a Lost in Space, da Logan a Wonder Woman. Il suo curriculum è veramente impressionante.