Il giorno della verità è arrivato e ci ha svelato il misterioso titolo in lavorazione per Obsidian Entertainment: The Outer Worlds. Presentato con un trailer che ci  mostra le ambientazioni e i personaggi, si rivela essere una sfida al team di Bethesda.

La sinossi che presenta il gioco è ben chiara:

The Outer Worlds è il nuovo gioco di ruolo single player in prima persona, con ambientazione fantascientifica, di Obsidian Entertainment e Private Division. Dispersi durante il viaggio di una nave coloniale diretta alle estremità della galassia, vi risvegliate decine di anni dopo solo per ritrovarvi nel mezzo di una cospirazione che minaccia di distruggere la colonia di Halcyon. Mentre esplorate le profondità dello spazio e vi confrontate con svariate fazioni, tutte determinate a conquistare il potere, il personaggio che deciderete di diventare determinerà il corso degli eventi. Nell'equazione che le corporazioni hanno formulato per la colonia, infatti, voi rappresentate una variabile imprevista.  

Si tratterà quindi di un open world (d'altronde non si potrebbe aspettare diversamente dai creatori di Fallout) ambientato in un Far West decisamente futuristico. Questo "Space-Western" ci catapulterà in ambientazioni che miscelano perfettamente Fallout, Borderlands e Bioshock, il tutto incorniciato da una vena di humour nero e situazioni tragi-comiche.

Non è chiaro quanto saranno vasti questi "mondi" ma il confine della galassia, la "frontiera", siamo sicuri ci riserverà battaglie spaziali ed esplorazione di mondi alieni abitati da strane creature. Come piace a noi, insomma.

Il quadro generale sembra confezionare un titolo davvero interessante in questo The Outer Worlds all'altezza della nomea dei suoi sviluppatori. Ad aggiungere carne al fuoco, un video pubblicato da Game Informer ci mostra quindici minuti di gameplay.

Come già visto nel trailer, lo stile e la paletta grafica ricorda di gran lunga titoli come Fallout: New Vegas dall'ambientazione fortemente retrò; dettaglio non da sottovalutare vista la recente delusione per i fan del titolo di Bethesda, Fallout 76, titolo che doveva trarre la sua forza da un ambientazione ricca e dettagliata, con una lore profonda ma che invece pecca da molti punti di vista, in primis lo spessore narrativo. Cosa che in The Outer Worlds non sembra mancare.

Come già introdotto e mostrato dalla sinossi ci troveremo davanti un universo dinamico e influenzato dalle nostre scelte; anche un semplice dialogo ci porrà davanti a bivi e diramazioni della trama che andranno a modificare sostanzialmente la nostra esperienza di gioco.

La colonia di Halcyon è una metropoli fatta di chiari e scuri, soggiogata dalla ferrea legge dettata dalla corporazione che controlla tutto e tutti senza pietà; è fuori dai confini della colonia che potremo vedere con i nostri occhi  il risultato delle politiche portate avanti e il risultato di drammatici esperimenti: creature mutate ci attaccheranno a vista con una rabbia profonda e viscerale.

Nella nostra avventura non saremo soli, incontreremo personaggi che si uniranno a noi, mettendo al nostro servizio le loro abilità e ci accompagneranno nei lunghi viaggi, anche a bordo della nostra nave.

Ma sarà il nostro personaggio e come lo plasmeremo a determinare il modo in cui affronteremo la nostra avventura. Niente macchine da guerra, mi dispiace, ma individui ben differenziati, con i propri pro e contro. Infatti, attraverso l'introduzione del "meccanismo dei difetti", se mai ci troveremo a dover affrontare un attività per noi ostica, potremmo inserirla come debolezza nelle caratteristiche del personaggio per così ottenere un tratto positivo per controbilanciarla.

Questo The Outer Worlds si pone l'obiettivo di colmare un vuoto presente nel settore dei GDR; troppo spesso le esigenze di mercato incentrate su una logica multigiocatore si sono sovrapposte all'esperienza di gioco, preferendo partite rapide e brutali a giocate lunghe e meditate. La differenza sostanziale è nascosta nella trama che nei GDR "vecchio stile" si incentrava su una narrazione di spessore che metteva il singolo (giocatore) al centro dell'apparato decisionale, mentre ora, le regole del mercato, cercano di mettere il gruppo (di giocatori) con la sua impulsività a capo delle decisioni e la risoluzione dei problemi.Ciò ne consegue che una vera "libertà di azione" e sviluppo a bivi con più finali di una trama, viene difficoltoso se non meno, non essendo più il finale lo scopo del gioco.

Lo sviluppo da parte di Obsidian verrà portato avanti con la collaborazione dei partner pre-Microsoft di Private Division e questo conferma lo sviluppo multipiattaforma del gioco che sarà pubblicato in una data non ben definita durante il 2019.