A suo tempo, quando uscì nelle sale, non fu un campione d'incassi stratosferico, ma nel corso degli anni, complici anche i frequenti passaggi televisivi, Il mondo dei robot (Westworld, USA 1973) ha accresciuto e consolidato la sua fama, e la figura ieratica del Cavaliere Nero, un quantomai splendido e terribile Yul Brinner che faceva il verso a se stesso e al suo celebre personaggio de I Magnifici Sette, è diventata una vera e propria icona. Artefice di quel piccolo gioiellino fu un giovane Micheal Crichton ancora distante dalle glorie mondiali di Jurassic Park, ma già artefice di una storia fantascientifica importante e originale come Andromeda (The Andromeda Strain, USA 1971). Adesso, a quasi trent'anni di distanza, dopo l'annunciato Solaris della premiata coppia Clooney/Soderbergh, la moda hollywoodiana ormai imperante del remake ha deciso stavolta di puntare proprio su Westworld, per il quale Arnold Schwarzenegger ha già firmato un contratto per rivestire la parte del robot-cowboy impazzito che fu di Yul Brynner. "Sono molto entusiasta di lavorare su Westworld," ha dichiarato Schwarzenegger a Micheal Fleming per Variety. "Ho adorato il film originale quando lo vidi nel 1973 ed erano parecchi anni che desideravo farne un remake. Dopo aver inseguito il progetto per un po', sono veramente eccitato di essere finalmente giunto a un accordo con la Warner Brothers." Il film originale, una sorta di Jurassic Park robotico ante litteram, raccontava di un parco a tema chiamato Delos diviso in tre sezioni: Romamundia, Medioevonia e Westernlandia, in cui i turisti potevano vivere avventure rispettivamente ai tempi della Roma antica, nel medioevo barbaro e nel selvaggio west. Tutto era orchestrato alla perfezione per sembrare reale e del tutto innocuo, grazie all'utilizzo di sofisticatissimi robot. Ma a un certo punto, manco a dirlo, qualcosa comincia ad andar storto. Del nuovo film Schwarzenegger sarà anche produttore.