Di Nightflyers si era parlato più di un anno fa come uno dei tanti progetti in cantiere in casa Syfy nel suo progetto di riconquista del titolo di regina della fantascienza.

Mentre il canale vinceva alla grande la scommessa, della serie basata sul racconto lungo di George R.R. Martin sembravano essersi perse le tracce (Come per 3001: odissea finale, almeno per ora), ma nei giorni scorsi Syfy ha dimostrato che la serie non solo è viva, ma è stata creata in grande stile.

Così ecco arrivare il cosiddetto First Look, che potete vedere qui sotto, in cui vediamo una dei protagonisti lasciare un messaggio terrificante:

Questo non è un segnale di soccorso: non salite a bordo della Nightflyer, non riportatela sulla Terra.

Da qui ecco comparire l'autore in persona, che definisce il telefilm come una casa stregata e Psycho nello spazio, mentre attraverso un breve making of scopriamo quanto la rete abbia investito nel ricreare gli interni più vasti mai visti di una astronave, dove del resto sarà ambientata buona parte della storia.

Ma cos'è Nightflyers?

Nasce come racconto di ventitrè mila parole nel 1980 per la rivista americana Analog, il cui editore chiese poi a Martin una versione estesa. Ed ecco nascere la versione da trentamila parole, in cui l'autore aggiunge il background di molti personaggi e dava il nome ad altri che non l'avevano.

Da noi Nightflyers sarebbe diventato I passeggeri della Nightflyer, parte dell'antologia I re di sabbia, pubblicata da Mondadori nel 2006 e il suo plot era il seguente:

nove scienziati alquanto disadattati partivano per una spedizione interstellare verso i confini della galassia, alla ricerca dei Volcryn, una mitica razza aliena nomade.

I problemi però cominciano a presentarsi molto prima di arrivare a destinazione, perché oltre a un comandante che non ha mai visto nessuno, i componenti dell'equipaggio cominciano a morire in modo orribile.

Il racconto era già stato adattato in versione cinematografica nel 1987 e da noi intitolato Misteriose forme di vita, ma la particolarità è che Nightflyers fa parte di quello che Martin ha chiamato l'Universo delle migliaia di mondi, composto da altri quattro romanzi  e racconti scollegati tra loro a livello narrativo, ma uniti a un livello più ampio nel raccontare di viaggi con destinazioni misteriose nei punti e nei tempi più disparati dell'universo.

Gli altri quattro racconti sono: Canzone per Lya (A song for Lya, 1974), racconto pubblicato di recente nella raccolta Le torri di cenere (2007, mondarori), La luce morente (The Dying Light), datato 1979 nonché primo romanzo dell'autore, che da noi è uscito in tre edizioni diverse nel corso degli anni, l'ultima delle quali è del 2012 per la Gargoyle; I re di sabbia (Sandkings, 1980), la cui più recente pubblicazione da noi risale al 2008 nella raccolta Mondadori I massimi della fantascienza; La via della croce e del drago (1979) anche lui pubblicato in I re di Sabbia; Il viaggio di Tuf (Tuf Voyaging, 1986), ovvero una raccolta di sette racconti unificati e pubblicata in tempi recenti dalla Mondadori nel 2013.

Non sappiamo ancora se il piano di Martin e di Syfy sia di creare un altro universo esteso paragonabile a quello di The Expanse (nato dai romanzi scritti da due suoi frequenti collaboratori, Daniel Abraham e Ty Franck), nel frattempo vi lasciamo con il First Look della prima stagione di Nightflyers, composta di dieci episodi e prevista in un punto imprecisato di questo autunno: