La storia di Old Man's War, romanzo di John Scalziè una storia dietro la storia: nel 2011 la Paramount aveva messo in cantiere la realizzazione del film del primo romanzo della saga, da noi intitolato Morire per vivere e datato 2005, chiamando alla regia Wolfgang Petersen (Air Force One) ma il progetto era poi scomparso senza lasciare traccia.

Nel 2014 era la volta del canale Syfy, che ne annunciava la serie tv: anche in questo caso senza che il piano prendesse forma.

Nel week end appena trascorso però Netflix ha deciso di rompere gli indugi, acquisendo i diritti per realizzare il film basato su Morire per vivere, con l'intento di dare il via al proprio universo cinematografico fantascientifico.

Morire per vivere è ambientato in un futuro in cui l'universo è abitato da ogni sorta di razza aliena e sulla Terra alle persone avanti con gli anni viene offerta una scelta: morire, oppure di arruolarsi nelle Forze di Difesa Coloniale. Per farlo devono fornire il loro DNA con il quale verrà poi realizzato un nuovo corpo basato sul loro materiale genetico, ma enormemente potenziato sia a livello mentale che fisico, oltre ad avere la pelle verde e occhi felini.

Una volta accettato, chi entra a farte della FDC non può fare ritorno sulla Terra e dovrà combattere contro le forze aliene per conquistare i pochi pianeti abitabili.

Ed ecco entrare in scena il protagonista John Perry: 75 anni, ex pubblicitario, che dopo un'ultima visita alla tomba della moglie morta decide di diventare un soldato.

In breve tempo si distingue per le sue doti in battaglia diventando rapidamente un veterano capace di creare strategie vincenti. Almeno fino alla battaglia sul pianeta Coral: la razza chiamata Rraey se ne vuole impossessare e pur essendo tecnologicamente arretrata, possiede una tecnologia in grado di prevedere il punto esatto di arrivo delle astronavi della FDC, distruggendole. Unico sopravvissuto al disastro, viene salvato da una unità speciale chiamata Brigata fantasma e per un momento gli sembra di vedere tra di loro la versione giovane e verde della defunta moglie Kathy.

La donna si chiama Jane Sagan ed è il comandante della brigate fantasma, ma ha anche le sembianze della moglie, la quale insieme a lui aveva accettato di arruolarsi dieci anni prima, solo che agli appartenenti alle suddette brigate viene cancellata la memoria, per cui Jane esiste solo da sei anni e diventa molto curiosa della sua vita prima di quella che credeve essere l'unica che conosceva.

Morire per vivere è il primo romanzo di una saga composta da sei romanzi e tre racconti, di cui pubblicati da noi solo i primi tre, ovvero: Morire per vivere (Gargoyle, 20129), Le brigate fantasma (The Ghost Brigade, Gargoyle, 2013), L'ultima colonia (The Last Colony, Gargoyle, 2014) mentre sono inediti il quarto capitolo Zoe's Tale (2007), il quinto, The Human Division (2013) nato inizialmente in formato seriale e poi riunito in un unico volume e il sesto, The End of All Things (2015), insieme ai racconti Question for a Soldier (2005), The Sagan Diary (2007) e After the Coup (2008).

Non ci sono ancora date di arrivo online e eventualmente nei cinema, ma è certo che se Morire per vivere ottenesse un buon riscontro di pubblico, Netflix avrebbe dato inizio al suo universo fantascientifico, aggiungendolo alla recente serie Altered Carbon e diventando una forte concorrente di Syfy.