Sarà Margaret Atwood a ricevere quest’anno il prestigioso Raymond Chandler Award, il premio letterario dedicato alla scrittura noir che ogni anno laurea un maestro del genere e che verrà consegnato alla scrittrice canadese giovedì 7 dicembre alle ore 21 al Teatro Sociale di Como.

Il Noir in Festival, la più importante manifestazione italiana dedicata al noir nel cinema e nella letteratura, giunta alla XXVII edizione (Milano e Como dal 4 al 10 dicembre), assegna il suo premio letterario più prestigioso, il Premio Raymond Chandler alla carriera, a un’autrice che incarna al meglio virtù e caratteristiche della cosiddetta letteratura di genere, si tratti del noir o della fantascienza, di una rilettura della fiaba nella sua versione più “nera” o del fantastico, e che insieme le trascende dando voce a un’idea totalizzante e nobile di letteratura.

Personalmente impegnata sul fronte dell’ecologismo e del femminismo, Atwood fa della sua militanza l’alimento di uno speculare impegno letterario, che di quella anche si nutre per diventare altro, linguaggio e stile, allusivo come una metafora, concreto come ogni storia. Storie e metafore che hanno raggiunto lettori di ogni paese e che sempre di nuovi vanno conquistandone grazie anche alle nuovissime trasposizioni in serie televisive del suo capolavoro The Handmaid’s Tale  (Il racconto dell’ancella, visibile su TimVision), e di  Alias Grace (L’altra Grace, prossimamente su Netflix).

I libri di Margaret Atwood sono pubblicati in Italia da Ponte alle Grazie.

Prima della consegna del Premio Chandler 2017, Margaret Atwood incontrerà il pubblico del Noir in Festival a Milano, presso la Fondazione Giangiacomo Feltrinelli, mercoledì 6 dicembre alle 18.30.

Il Raymond Chandler Award, istituito da Irene Bignardi nel 1996 grazie alla collaborazione con il Raymond Chandler Estate, è stato assegnato in questi anni alle massime personalità della letteratura di genere, tra cui P.D. James, John le Carré, John Grisham, Elmore Leonard, Scott Turow, Michael Connelly, Andrea Camilleri, Don Winslow, Henning Mankell, Joe Lansdale e molti altri fino a Roberto Saviano, premiato nel 2016.