"I draghi non esistono", se c'era una cosa di cui Phil Scarlatti era certo, nel pur incredibile situazione in cui si è venuto a trovare all'inizio della vicenda raccontatata nella saga Odissea nel futuro, era proprio questa. E naturalmente si sbagliava.

Nel mondo post tecnologico, forse post apocalittico, certamente molto post creato da Piero Schiavo Campo c'è spazio anche per una versione fantascientifica del più amato animale leggendario del genere fantasy. Tutto, naturalmente, ha una spiegazione. Ma questo non fa stare certamente più tranquillo il protagonista della vicenda, né rende meno affascinanti questi esseri incredibili.

Nella terra dei draghi

Il libro

Costretto alla fuga da Suvanabad, Phil Scarlatti si ritrova da solo, di fronte all'incredibile vastità dell'Asia centrale, che deve attraversare per tornare a casa. Ma non a piedi: ha potuto prendere il "treno", una sorta di carovana trainata da cavalli elefante. La prima sosta è presso il villaggio di Ayteke, vicino a Bajkonur, l'antica città dei voli spaziali. E qui i viaggiatori fanno una scoperta drammatica: la popolazione è stata sterminata, e l'ipotesi agghiacciante su chi siano stati i responsabili è una parola che racchiude in sé fascino e terrore: draghi.

L'autore

Nato a Palermo ma residente a Milano, Piero Schiavo Campo, laureato in astrofisica, insegna teoria e tecnica dei nuovi media all'Università di Milano Bicocca. Nel 2013 è stato pubblicato su Urania il suo romanzo L'uomo a un grado kelvin, vincitore del premio Urania. Collabora con Robot e ha un blog personale, The Twittering Machine, dove pubblica racconti e brevi saggi scientifici.

Piero Schiavo Campo, Nella terra dei draghi , ciclo: Odissea nel futuro, Delos Digital, Odissea nel futuro 3, isbn: 9788865306574, ebook formato kindle (su Amazon.it) o epub (sugli altri store) con social drm (watermark) dove disponibile , Euro 1,99 iva inclusa

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