1 miliardo 559 milioni di dollari a fronte di un budget di 150 milioni, questo è il risultato pressoché finale del trionfale ritorno in quel di Isla Nublar.
È certo che il grande pubblico non vedesse l'ora di tornare a visitare il parco divertimenti più sfigato della storia, ma il vero asso nella manica del superproduttore Steven Spielberg era un nome sconosciuto, in arrivo da un piccolo film intitolato Safety Not Guaranteed, ovvero Colin Trevorrow.
Così, il regista di un film con il budget di 750 mila dollari è diventato il responsabile del terzo più grande successo cinematografico di tutti i tempi, direttamente alle spalle di un certo James Cameron e non a caso indicato come possibile futuro regista di Star Wars Episode IX.

Ma sebbene non interessato a tornare al comando del prossimo Jurassic World 2 (titolo non ufficiale), Trevorrow è ancora attivamente al lavoro sulla sceneggiatura e ha risposto volentieri alle domande di Wired, a cui già precedentemente aveva raccontato "che io sia coinvolto o meno nei prossimi capitoli, sento che è importante per me gettare le basi per il futuro della saga."
Perché il futuro era ovvio anche prima dell'uscita del film: "So che faranno altri capitoli, Spielberg vuole farne parecchi e io voglio fare la mia parte per creare qualcosa di ricco, con spunti di riflessione e interessante."
Per cui, quando è diventato ufficiale che il regista si sarebbe occupato dello script per il sequel (come già accaduto per Jurassic World), Wired ha voluto scoprire qualcosa di più e la sua prima risposta è stata "non sarà di nuovo un gruppo di dinosauri che insegue la gente su un'isola, quel pretesto narrativo diventa vecchio molto in fretta."
No, la direzione è un'altra: "Ho sempre avuto la sensazione che un'idea del genere non potesse essere limitata ai parchi divertimenti e che ci siano applicazioni per questa scienza che vanno oltre l'entertainment."
Ad esempio "Se pensi all'energia nucleare e a come tutto sia cominciato, ti rendi conto che la prima idea era stata di farla diventare un'arma, solo dopo si è pensato di farla diventare una fonte di energia."
Ed è questa la nuova direzione della saga "Questo aspetto non era necessariamente presente nei romanzi originali, ma era un seme che volevo piantare in questo film, un seme che può crescere nei film seguenti, se decideranno di farli proseguire a lungo."

E la domanda diventa "Cosa succede se la clonazione dei dinosauri diventa open source? È quasi come se la InGen fosse la Apple, ma cosa succederebbe se il mondo PC ci mettesse le mani sopra? Cosa accadrebbe se ci fossero 15 entità diverse al mondo in grado di creare dinosauri?"
Infatti "Nel film il dottor Wu (BD Wong) dice a Masrani (Irrfan Khan) Non saremo sempre solo noi a creare dinosauri. E questa è un'idea interessante che, anche se non l'abbiamo esplorata nel primo capitolo, crea spazio per espandere un intero universo. Anche se non dovrei usare questa parola, perché poi la gente pensa che il prossimo film si intitolerà Jurassic Universe, e non è così."
Jurassic World 2 è previsto in uscita il 22 giugno del 2018 con entrambi i protagonisti originali, Chris Pratt e Bryce Dallas Howard, ma la parola "universe" ha acceso una diversa lampadina online: forse la Universal e Steven Spielberg vogliono creare il loro universo in stile Marvel? E secondo voi il mondo di Jurassic Park può allargarsi alla tv e a Netflix?
12 commenti
Aggiungi un commentoIntendevo riferirmi a iOS, dato che in parte mi era chiaro che il regista non sa granché del mondo informatico, neppure che (fino ad ora, con Win 10 le cose stanno cambiando) quando compra il pc, con un win qualsiasi installato, paga una maggiorazione dovuta alla licenza M$, cosa che non è esattamente open source; hai ragione sul resto (ma non lo consideravo) infatti linux è nato da unix, webkit è il motore grafico di Firefox, etc.; senza considerare che Android usa un kernel linux, ma non è open source; se non ricordo male BSD (e quindi le sue derivate) è basato su unix, ma si differenzia molto da Linux (si può definire un ramo parallelo del vasto cespuglio unix), con il vantaggio di un numero di bug incredibilmente basso; sostenere che prima o poi, qualcuno altro dell'inventore delle tecniche di clonazione, arriverà a produrre in proprio, è cosa storicamente reale in tutti i campi della tecnologia: la bomba atomica, creata in USA, è stata costruita anche in URSS, grazie a piani trafugati; idem per tante altre cose, dato che si tratta solamente di copiare/rubare ciò è stato fatto da altri grazie alla "nobile arte" dello spionaggio industriale.
E cioè? Il prossimo film vedrà protagonista lo "smanettone" di turno che si crea il dinosauro? Se è così, adios: aspetto qualcos'altro
Dunque;
iOS come OSX ha una base unix open source.
Microsoft dà Windows 10 gratis solo per gli aggiornamenti, se compri un pc lo paghi e come.
webkit è stato sviluppato da Apple e Google, non è usato da Firefox (che usa Gecko) e ora non è più usato nemmeno da Chrome, che ha "forkato" il progetto (ora lo chiama Blink); webkit è comunque usato da molti altri produttori
Android è open source, ma usa un sacco di tecnologie che non lo sono, tant'è che i produttori che usano Android devono pagare parecchi soldi a Microsoft per tecnologie sotto licenza
Linux non è linux, è un sistema operativo open source compatibile con unix appartenente alla famiglia GNU (= GNU is Not Unix)
FreeBSD è unix a tutti gli effetti
A parte questi dettagli di scarsa importanza, hai ragione
S*
Che bello questo lapsus (se di lapsus si tratta) hehehe mi ha decisamente reso la giornata lavorativa meno pesante
In effetti il mondo linux è molto sfaccettato, anche troppo!
A proposito di lapsus... sono cinque minuti che rido, perché l'unico browser che non usa webkit (neanche un suo fork!) è proprio Firefox! E' spettacolare come tutte queste piccole nozioncine che girano in testa a volte facciano questi scherzetti "cinesi"; io non sono un informatico, ma, nel 2008, aver comprato un pc con installato Vista, ha rischiato di farmi lanciare il pc medesimo dalla finestra, letteralmente; quindi, dopo aver contato fino mille, ho preso informazioni, imparando, prima, a "ricondizionare" (deframmentare, correggere gli errori di registro, etc.) windows, poi a partizionare (per creare partizioni extra nell'hard disk), sia per poter installare in dual/multi boot altre distribuzioni linux, a fianco di Win, che per avere una partizioni dati separata dove tenere file, documenti, foto, video, etc, che non vadano persi in caso di reinstallazione di Win o altro. La situazione è talmente migliorata che ora uso solo Linux (in versione manjaro kde).
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