Potrebbe essere un racconto di Murray Leinster, o di Tom Godwin, questo I bianchi ponti dell'utopia, racconto in uscita oggi nella collana Classici della fantascienza italiana. Invece l'autore è Donato Altomare, che torna per l'ottava volta in questa collana con una storia che richiama decisamente, per idea e stile, la più classica fantascienza americana.

Anche se sul finale le cose cambieranno, prendendo una strada del tutto inaspettata.

I bianchi ponti dell'utopia

Il libro

Un'astronave passeggeri, un criminale a bordo che tenta la fuga, un atterraggio di emergenza su un pianeta selvaggio e sconosciuto. E, come si accorgeranno ben presto i naufraghi, molto pericoloso. Ma la cosa più incredibile sono i ponti: enormi ponti bianchi sospesi che interrompono l'onnipresente mare d'alberi. Costruiti da chi? E per quale scopo? Lo scopriranno soltanto quando saranno costretti a provare ad attraversarli, e la risposta sarà sconvolgente.

L'autore

Donato Altomare nasce a Molfetta nel 1951 e vi risiede. Laureato in Ingegneria Civile esercita la libera professione. Sposato, ha tre figli. Narratore, saggista, poeta, ha vinto due volte il Premio Urania di Mondadori e cinque volte il Premio Italia, e una volta il Premio della critica Ernesto Vegetti, oltre a molti altri premi per la narrativa e la poesia. Autore essenzialmente del fantastico. Numerosissime le sue antologie, i suoi romanzi e i suoi racconti editi in Italia e all’estero. Sono state tenute tesi di laurea su di lui. È l’attuale Presidente della World Science Fiction Italia, l’associazione degli operatori della fantascienza e del fantastico.

Donato Altomare, I bianchi ponti dell'utopia , Delos Digital, Classici della Fantascienza Italiana 48, isbn: 9788867757725, ebook formato kindle (su Amazon.it) o epub (sugli altri store) con social drm (watermark) dove disponibile , Euro 1,99 iva inclusa

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