Il recente nuovo trailer di Interstellar, con la breve scena della navetta caduta in mare che è ripresa anche sulla nuova locandina del film di Christopher Nolan, ci ha fatto pensare a quante volte nella fantascienza ci è capitato di vedere astronavi a bagno. Talvolta volontariamente, talvolta meno, a volte per nascondersi, altre semplicemente per scendere su un pianeta senza troppi problemi. 

Naturalmente, il primo riferimento che viene in mente è quello reale: prima dello Shuttle le capsule spaziali americane avevano l'abitudine di ammarare. Ecco l'Apollo 11, di ritorno dalla Luna:

In altri casi l'atterraggio in acqua è meno volontario: è il caso per esempio dell'astronave Icarus in Il pianeta delle scimmie, caduta su un pianeta misterioso... che si scoprirà essere la Terra.

Questo è un po' uno spoiler, d'accordo, perdonateci... ma anche l'astronave Elysium di Pandorum finisce a bagno!

Acqua ce n'è molto meno ma l'umido tocca anche a Luke Skywalker, sul pianeta Dagobah. Ecco la versione Lego!

Un altro ammaraggio d'emergenza: questa volta è un bird of prey Klingon che scende nella baia di San Francisco, in Star Trek IV: The Voyage Home.

Sempre da Star Trek, questa volta è proprio l'Enterprise sott'acqua, ma volontariamente. Cosa abbastanza insensata, come rimarca lo stesso ingegner Scott. Star Trek Into Darkness.

Varata pochi giorni prima dell'Enterprise, nel 1966, l'Astronave Orion invece aveva proprio la base di lancio sotto il mare.

E infine, nascosta in fondo all'oceano, la misteriosa Sfera del film omonimo con Sharon Stone.

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