Il piano più ambizioso della NASA ha un nome, Orion, e una missione: portare i primi astronauti su Marte, in un punto imprecisato del decennio 2030.
Ma molto prima che questo accada, nel dicembre di quest'anno, la NASA ha previsto il primo lancio senza equipaggio: 3600 miglia (circa 5700 km) in orbita, per poi tornare sulla terra alla velocità di circa 20 mila miglia all'ora mentre la scudo esterno raggiunge i 4000 gradi prima che la capsula venga rallentata dai paracadute, che la faranno cadere nelle acque del sud della California.
Motivo per cui le prove hanno bisogno di altre prove, come ha spiegato Charles Bolden, l'amministratore della NASA: "Non credo che tutti abbiano davvero compreso cosa stiamo facendo: manderemo nello spazio un'astronave dotata di equipaggio, per andare molto più lontano di quanto abbiamo fatto 40 anni fa. Non progettavamo una capsula simile dai tempi dell'Apollo, per cui quanto effettueremo il lancio a dicembre, sarà un evento a cui molte generazioni non hanno avuto modo di partecipare."
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11 commenti
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Il primo duro colpo all'astronautica lo assesta Nixon per rimediare al buco nero economico della guerra del Vietnam. Niente di meglio che tagliare le ali al Programma Apollo, mentre fior di economisti ne avevano scoperto l'importanza e ne volevano la prosecuzione. Solo l'incidente di Apollo 13 ed il risveglio dell'opinione pubblica permisero di approntare nuove missioni oltre la 14, arrivando fino alla 20, ma poi il governo rifece marcia indietro e la storia si concluse con la 17. Ultimo colpo di coda le tre Skylab. Per la "mitica" 20 degli ufologi non c'erano $. Fu tanta grazia l'Apollo-Soyuz del 1975, ciliegina sulla torta.
Nel frattempo i fondi che non andavano ad Apollo andavano a Space-Shuttle.
quel lontanissimo 12 aprile 1981 i giovani come me hanno sperato nell'avvento di una nuova era spaziale, ma il presidente Reagan aveva in progetto di riarmare le FFAA USA a discapito del programma spaziale. space Shuttle rimase un costosissimo prototipo. Solo con l'incidente del Challenger si ebbero delle modifiche minime al progetto che non comportarono spese aggiuntive per il governo in quanti i fondi arrivarono da due anni di mancati lanci. Da allora il motto dei presidenti successivi fu: se funziona perché toccarlo? Quindi i fondi aggiuntivi andarono verso la realizzazione della stazione spaziale Freedom, poi Alfa infine ISS.
intanto ecco l'incidente del Columbia che decreta la fine del programma Space Shuttle.
Non fatevi illusioni. Non esistono altre forme di propulsione migliore di quella chimica a nostra disposizione che non comportino lo spantegamento di radiazioni in atmosfera. La nostra SF è ancora di gran lunga più avanti della realtà.
Comunque, a partire dagli anni '80 si è avuta la privatizzazione dello spazio. Le attività finanziate con soldi pubblici sono solo quelle scientifiche e militari. Anche il pubblico a sua volta ha privatizzato tutto il possibile. Ad esempio le navette erano della NASA, ma la gestione e manutenzione era affidata a privati (gli stessi che prima lo facevano come NASA).
L'ultimo dei Bush s'inventò la privatizzazione pressoché totale dei voli spaziali verso la ISS e lasciò in toto alla NASA la parte esplorativa con il Programma Constellation, che l'ultimo, Obama, ha demolito. E' stato il Congresso USA a salvare dai colpi di scure obamiani la capsula Orion ed il vettore SLS e con un compromesso alla NASA è stato dato come obiettivo il raggiungimento di un asteroide e poi, forse, si vedrà, quella rottura di Marte, per scimmiottare il grande JFK.
Intanto, è notizia freschissima, l'appalto per portare gli astronauti USA sulla ISS è stato assegnato a due capsule private: CST-100 di Boeing e Dragon di Space-X. L'intento è che finanziando gli studi queste imprese (aggiungo anche il progeto Dream Chaser che comunque la sua parte di fondi l'ha avuta ma non ha vinto) potranno dare vita anche ad attività spaziali umane non governative. Possibili acquirenti turisti danarosi e ricercatori che non hanno trovato posto sulla ISS.
La nuova era della NASA è quella di stimolare l'impresa privata nello sfruttamento almeno dell'obita terrestre e portare avanti l'esplorazione e lo studio dello spazio. La cosa pare abbastanza ragionevole. Il problema è che le scelte politiche del passato hanno fatto perdere una montagna di tempo e di conoscenza. Se oggi non siamo su Marte e mancano colonie umane sulla Luna, tanto per dire, è dovuto a scelte politiche, per me sbagliatissime. La NASA non ha potuto fare altro che quello che poteva con quello che le veniva dato e per quello che le era ordinato (Orion ed SLS sono figli di Space Shuttle). Vi ricordo che pur essendo un ente pubblico,la NASA, negli USA, può essere chiuso dall'oggi al domani: non è un ente indissolubile come quelli italiani.
L'ho fatta anche troppo lunga e troppo corta. Ci sarebbe molta altra carne sul fuoco.
Oggi , nel 2014 un razzo non riutilizzabile è antiquato e ridicolo , avrebbe senso una vera nave spaziale, magari assemblata in orbita con cui andare su Marte ed anche più lontano.
Ho visto il video di Orion e mi sono in parte ricreduto.
Eh, ma
è perché si affida il doppiaggio dei film a gente giovane, che ai nostri tempi "contrammiraglio" era la prassi...Però vinceranno i giovani, rassegnamoci.
ps
Ciao Glenn.
Marte è ancora un po' lontano, ma prima o poi ci arriveremo, se siamo fortunati.
Per il resto si vedrà. Facciamo che navighiamo a vista, per adesso.
Auguri Orion !!!
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