Autore prolifico ed eclettico, Poul Anderson ha scritto romanzi, cicli e racconti che univano alla tecnologia e all'avventura spaziale una sensibilità umanistica profonda, nelle sue opere la solidarietà e l'uguaglianza traspaiono da ogni pagina.
Per quanto forse non popolare come altre stelle dell'età dell'oro, Anderson ha saputo ritagliarsi uno spazio nel cuore di innumerevoli appassionati grazie a opere appassionanti, portandosi a casa ben quattro premi Hugo nella categoria dei racconti.
Su Urania Collezione viene ora riproposto un ciclo con un tema classico, quello delle astronavi generazionali, che qui assumono la forma di asteroidi adattati a ospitare la vita umana per generazioni.
Per Anderson le civiltà devono rivolgersi all'esterno, affrontare le sfide o decadere, e la colonizzazione di altri mondi è la sfida estrema, l'epico simbolo di questa spinta verso l'ignoto è la gigantesca astronave progettata per portare l'uomo verso altri mondi.
Sette racconti uniti da appositi intermezzi che formano un quadro unitario, completati da un interessante articolo di Giuseppe Caimmi e dalla bibliografia italiana dell'autore.
La quarta di copertina.
In un’astronave scavata nel cuore di un asteroide, grande quanto una città, un’intera popolazione è lanciata verso le stelle. Il viaggio durerà più generazioni e saranno figli e nipoti di chi è partito a esplorare effettivamente i mondi raggiunti al termine dell’odissea. Chiusi nel pianetino-astronave, i capi della spedizione discutono su come educare i giovani ad affrontare le prove che li aspettano. La risposta è ovvia: offrendo loro una serie di miti tratti dalla storia di chi ha concepito e reso possibile il volo spaziale. Questo lo sfondo sul quale Poul Anderson ha tracciato lo svolgimento della sua grandiosa epica spaziale, detta delle “Montagne Volanti” con riferimento alla fascia degli asteroidi stesa fra Marte e Giove. La loro conquista è concepita dunque come un’epopea simbolica, in contrasto con la società terrestre invecchiata, vuota d’iniziativa e preoccupata soltanto di conservare stabilità e benessere.
L'autore.
POUL ANDERSON È lo scrittore più comunemente associato al gusto dell’epopea in fantascienza e fantasy. Nato nel 1926 e scomparso nel 2001, ha scritto anche numerose saghe ispirate ai miti del nord. Tra i suoi romanzi, in buona parte pubblicati in Italia da Mondadori, ricordiamo: Tre cuori e tre leoni (1953) e il suo seguito Tempesta di mezza estate (1974), La spada spezzata (1954), Loro, i terrestri (1961), fino al ciclo dei Guardiani del tempo (1960) e della Pattuglia del tempo (1991). Del 1971 è il capolavoro di “hard science fiction” Tau Zero, sulle avventure di un’astronave più veloce della luce. Gli immortali (1989) è un lungo romanzo sul cammino della civiltà
Poul Anderson, Le montagne volanti (Tales of Flying Mountains, 1970), traduzione di Roberta Rambelli, Mondadori, collana Urania Collezione 136, pagg. 276, euro 5,90
8 commenti
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O meglio, è vero che in Tau zero l'astronave si avvicinava alla velocità della luce senza superarla (e i problemi erano causati dal fatto che l'astronave non riusciva a rallentare), ma si tratta di una quarta di copertina, quindi non si tratta di un errore, ma di una bugia.
Le quarte di copertina mentono.
La mia non era una nota polemica ma una semplice constatazione. E infatti è lo stesso Lippi a parlarne nella postfazione del libro in edicola. Come tu dici Poul non è propriamente un autore politico senza idee radicali ma è dichiaratamente uno yankee libertario conservatore nonchè un buon conoscitore della storia (per via della moglie). Nulla di così profondo, probabilmente non ha mai sentito parlare dei nostri Momigliano e Mazzarino, ma un acuto piglio e una cornice ben costruita. ps Pubblicherete mai Starfog?
Le idee politiche degli americani sono un tema da trttare con le pinze, spesso applicare i nostri schemi oltreoceano non funziona... almeno per le mie limitate capacità analitiche.
Per dire Anderson era tra i firmatari delle pagine pro/contro la guerra in Vietnam, dalla parte del si, continuiamo la guerra.
Ma ha anche scritto lo splendido "Gli ultimi eroi", un racconto dove mette in evidenza la fatuità di comunismo e patriottismo repubblicano.
Non giurerei non abbia sentito parlare di Mazzarino, in Gli immortali inserisce una scena con il Cardinale Richelieu (abbiamo fatto molta strada, Richelieu, vorrei non fosse così", quindo probabilmente conosceva anche il suo successore.
Starfog... si, sarebbe ora di ripubblicarlo.
mi sembrava di ricordare che alla fine l'astronave riuscisse a passare il limite, dimostrando che limite non era...
però forse ricordo male, solo passati un sacco dei anni da quando l'ho letto...
Dovrei andare a riguardare, ma...
questo è un MEGASPOILER, procedete a vostro rischio e pericolo.
...l'astonave proseguiva fino al momento della contrazione dell'universo nel Big Crunch e attraversava il Big Bang del nuovo universo, riuscendo alla fine a rallentare per ritrovarsi nel nuovo universo.
Quanto a Sense of Wonder Poul Anderson non lesinava affatto.
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