Se come molti hanno fatto avete archiviato Prometheus come un film mal riuscito, deludente e sconclusionato, forse potreste essere indotti a ripensarci.

Alcune dichiarazioni di Ridley Scott e un lungo articolo del blogger Cavalorn fanno discutere e ripensare alla pellicola con un po' più di attenzione.

L'articolo di Cavalorn ha l'obiettivo di evidenziare il vero tema del film, e ci riesce in modo abbastanza convincente. Secondo Cavalorn, Prometheus mette una di fronte all'altra due filosofie di vita: da una parte gli ingegneri, come il mitologico Prometeo creatori di vita e pronti a sacrificarsi in nome della vita; dall'altra gli xenomorfi, distruttori, pronti a uccidere qualunque essere vivente per preservare se stessi.

La visione degli Ingegneri quindi è del tutto positiva. Essi sono rappresentati dall'individuo delle scene iniziali, che sacrifica se stesso per creare la vita su un mondo vergine (che può essere la Terra, o un qualsiasi altro pianeta). Il concetto di sacrificarsi per gli altri ritorna più volte, dalla scultura sul tetto della caverna (con una donna il cui ventre è aperto nella nascita dei figli) al sacrificio del capitano della nave e degli altri due membri dell'equipaggio.

Cavelorn nota che nel film non viene detto chiaramente cosa abbia sterminato gli ingegneri di LV-223, ma si sa quando: circa 2000 anni fa. Allora, sappiamo che gli Ingegneri hanno probabilmente creato la vita sulla Terra e "accudito" gli esseri umani fino a una certa epoca; poi, a un tratto, hanno deciso che era necessario distruggerli e hanno approntato LV-223, per essere però spazzati via prima di poter adempiere alla loro missione di sterminio.

In un'intervista, è stato chiesto a Ridley Scott se era vero che in una versione della sceneggiatura Gesù Cristo era un alieno, e Scott ha ammesso che la cosa era stata presa in considerazione. "Abbiamo pensato che era troppo esplicita. Ma se ci pensi bene, questo è proprio uno scenario del tipo 'i nostri figli si stanno comportando male laggiù'. Ci sono stati momenti in cui la situazione faceva sembrare i terrestri fuori controllo, tutto un andare in giro in armatura, come durante l'Impero Romano. Allora possono aver detto 'mandiamo giù un nostro emissario e vediamo se riusciamo a cambiare le cose', e guarda un po', i terrestri l'hanno crocefisso."

Questo evento, secondo Cavelorn, avrebbe avuto un duplice effetto: la decisione degli Ingegneri di "riformattare" la Terra, approntando la spedizione su LV-223. Ma allo stesso tempo sarebbero stati traditi dalla loro stessa ira.

Qui le cose si fanno forse un po' meno convincenti. Perché Cavelorn suppone che il "goo", la fanghiglia nera nei barili, cambia natura a seconda in sostanza a seconda delle emozioni della gente che la circonda. Per cui, ingerita da un ingegnere colmo d'amore per la vita fino a sacrificarsi per essa dà inizio all'inseminazione del pianeta; ma stimolata dai pensieri negativi degli Ingegneri delusi dal genere umano ha dato vita ai mostri che hanno portato alla loro stessa distruzione.

Cavelorn illustra la sua teoria con una moltitudine di esempi cercando riferimenti cristiani e religiosi, in qualche caso francamente un po' forzati. Alla fine dei conti, questa teoria non aggiunge molto all'idea che ci eravamo fatti sugli scopi del film ma anche sulle sue manchevolezza. È comunque in forma più strutturata e sarà interessante vedere le scene tagliate incluse nelle edizioni blu-ray per vedere se aggiungono qualcosa.