Autore simbolo della fantascienza catastrofica inglese John Wyndham ha scritto diversi romanzi dove l'esistenza stessa dell'umanità veniva messa in discussione: la classica catastrofe atomica, un violento attacco dagli abissi, un vegetale mutante sono state alcune delle minacce che l'autore ha immaginato.
In tutte queste storie lo scenario è globale, la situazione si presenta drammatica sin dall'inizio o le cose precipitano rapidamente.
Ben diverso lo scenario in I figli dell'invasione, solamente una piccola perturbazione nello scorrere delle cose, una notizia bizzarra di quelle da giornale scandalistico, annuncia l'apocalisse.
Quando in un piccolo villaggio della bucolica campagna inglese il lieto evento raggiunge tutte le donne contemporaneamente le cose iniziano ad andare male, per peggiorare quando i figli di quello strano concepimento di massa nascono.
Ben presto il mistero si infittisce, e si inizia a intuire che il lieto evento non annuncia davvero nulla di buono, chi sono davvero i figli delle donne di Midwich?
La quarta di copertina
“La reputazione, in un villaggio, è tutto. Così, nessuno prende sul serio le proteste d’innocenza delle ragazze che la voce pubblica di Midwich giudica ‘poco serie’ e molti pettegolezzi accompagnano le quattro mogli notoriamente ‘accoglienti’ che hanno il marito lontano. Ma quando anche le signore più irreprensibili, le giovinette più insospettabili, le zitelle più rassegnatamente perbene cominciano a mostrare i primi segni della maternità, è chiaro che le maldicenze devono cadere, i sospetti devono allargarsi molto più in là del piccolo borgo perduto nella campagna inglese. A Midwich – ma solo a Midwich? – gli uomini non sono più gelosi: sono spaventati.”
Carlo Fruttero e Franco Lucentini
L'autore
John Wyndham. Pseudonimo di John Beynon Harris (1903-1969), è stato il maestro della fantascienza terrestre, quella che si svolge nel perimetro di un’Inghilterra apparentemente sicura e inviolabile, ma che cova nel suo seno orrende invasioni: così è nel presente The Midwich Cuckoos del ’57 o nel famoso Giorno dei Trifidi del 1951, entrambi portati sullo schermo con grande successo. Dai Figli dell’invasione, in particolare, sono stati tratti due film con lo stesso titolo: Il villaggio dei dannati diretto da Wolf Rilla nel 1960 e quello rifatto nel 1995 da John Carpenter.
John Wyndham, I figli dell'invasione (The Midwich Cuckoos, 1957), traduzione di Giorgio Monicelli, Mondadori, collana Urania Collezione 118, pagg. 280, euro 5,90
10 commenti
Aggiungi un commentoNegli anni 60' ci fu anche un villaggio dei dannati2 mi pare, più un remake che un seguito comunque dove l'idea di base veniva sviluppata in maniera alquanto diversa.
Sì anche io mi ricordo che c'era stato un seguito, in cui credo però che la trama cambiasse sostanzialmente (i bambini non erano alieni?), dovrebbe essere questo:
http://it.wikipedia.org/wiki/La_stirpe_dei_dannati
ma non sono sicuro di averlo visto (il primo sì); poi c'è stato anche il remake di Carpenter con Mark Hamill e Christopher Reeve, ma non sono mai riuscito a vederlo fino alla fine; non so perchè, è uno dei pochi film di Carpenter che non mi ha mai preso, pur avendo un bel cast.
In ogni caso, il primo film originale, made in UK, era un gioiellino che non mi dispiacerebbe rivedere dopo tanto tempo.
Preso oggi.
Sono combattutto tra leggere prima questo o il PU. Voi che dite?
Prima il PU, poi UC.
Libro non letto; ma i due film li ho visti. Belli entrambi.
Carpenter è uno dei pochi che quanto si è cimentato in remake ha fatto centro (olter a "Il villaggio dei dannati", penso a "La Cosa".
Di Wyndham ho letto e apprezzato i curiosi "Trifidi"; altro romanzo egregiamente portato sugli schermi negli anni 60
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