Ciò che accomuna Lewis e Anno è anche l’attenzione alla psicologia e ai rapporti umani tra i protagonisti, coinvolti senza volerlo in eventi più grandi di loro, ma pronti a tutto per fare la propria parte, vuoi per frustra-zione, vuoi per ambizione, vuoi per espiazione del proprio passato. Anzi, se SEELE e INCE sono il motore dell’azione, il cuore della narrazione sono proprio l’animo e la mente dell’uomo e la sua reazione al dovere, al pericolo, alla sofferenza, all’amore, alla morte e ai misteri dell’aldilà. Lewis e Anno danno ampio spazio a dialoghi e monologhi, profondi, complessi, molte volte criptici, da rileggere e riascoltare per assaporarne le sfumature e assorbirne il senso, anche se spesso molte parti rimangono oscure. Lungi dall’essere una caratteristica negativa, questo aspetto è proprio ciò che dà alle due storie il fascino misterioso del mito, dove non tutto è sempre spiegato e chiarito. Dove i vuoti sono importanti quanto i pieni.  

Note

(1) Lewis C.S., Quell’orribile forza: una favola moderna per adulti, Milano, A-delphi, 1999

(2) Ibidem, pag. 234

(3) Neon Genesis Evangelion, 1995, regia di Hideaki Anno

(4) Neon Genesis Evangelion, episodio 14

(5) Tolkien J.R.R., Sulle fiabe, in Albero e foglia, Bompiani, 2000

(6) http://www.lewisiana.nl/orwell/