Starship Troopers è un film che ha creato solo due tipi di reazione: c'è chi lo ha amato per la sua carica satirica e sarcastica (non in molti, ma ci sono) e chi lo ha trovato una scemenza pazzesca, persino in odore di simpatie fasciste.

Siccome Paul Verhoeven non ha mai pensato di dirimere la questione, o nessuno lo ha ascoltato, il film ricevette solo critiche negative e venne accolto malamente al botteghino (costo 105 milioni, incasso nel mondo 121), subendo poi l'onta di un paio di sequel direttamente in dvd di cui nessuno sentiva la necessità e di un prossimo capitolo interamente in computer grafica.

Ma, diciamolo, se si elimina la visione sopra le righe di Veroheven, si tratta pur sempre di marines che combattono alieni, no? E non c'è stato di recente World Invasion con Aaron Eckhart, che ha tentato la carta di unire gli alieni a Black Hawk Down con oltretutto un buon successo di pubblico?

In fondo, aveva un budget di 75 milioni e ne ha incassati 211 in tutto il mondo.

Quindi ecco arrivare il produttore Neal Moritz, nome storico del cinema d'azione Hollywoodiano, il quale ha comunicato al sito Vulture (che fa parte del New York Magazine), che ha già messo in cantiere il remake (o reboot, come preferite) del film datato 1997.

E non solo, ha già messo al lavoro due sceneggiatori, Ashley Edward Miller e Zack Stenz, che hanno al loro attivo i recenti X-Men - l'inizio, Thor nonché molti episodi della serie The Sarah Connor Chronicles e Fringe per cui almeno hanno le carte in regola per riscrivere la storia in termini più vincenti per l'attuale mondo cinematografico, magari avvicinandosi (per quanto possibile) ad Avatar e ovviamente scrivendo 3D accanto al titolo.

Se si elimina il tono grottesco e si concentrano sul concetto di guerra contro alieni, il film può anche funzionare, ora dipende da chi verrà scelto alla regia e quali attori verrano chiamati per ingrossare le fila della fanteria dello spazio.