Jeff Bridges non ama starsene con le mani in mano. A differenza del Drugo, il simpatico straccione protagonista del mitico Il grande Lebowski, l'attore ha superato con slancio la soglia dei sessant'anni facendo un film dietro l'altro e, pare, divertendosi sempre di più. Il 17 dicembre è uscito nelle sale americane (da noi arriverà il 29 dicembre) Tron: Legacy, sequel del famoso film disneyano degli anni ottanta e che non sta raccogliendo critiche particolarmente lusinghiere. Ma Bridges non se ne preoccupa poiché è impegnato a pieno ritmo nel tour promozionale di un altro film appena uscito negli USA, vale a dire il remake di Il Grinta, famoso western del 1969 che fruttò l'unico Oscar a John Wayne. E in un'intervista, Bridges ha ammesso di pensare a un altro sequel importante.

Parliamo di Starman, film del 1984 diretto da John Carpenter, uno dei maestri del cinema fantastico e fantascientifico. Un alieno in missione sulla Terra si schianta in un incidente. Per poter comunicare con gli umani assume le sembianze del marito morto della giovane Jenny Hayden (Karen Allen, I predatori dell'arca perduta e Indiana Jones e il regno del teschio di cristallo); insieme, i due sfuggiranno alla polizia e all'esercito che li bracca per raggiungere il deserto dell'Arizona dove una grande astronave recupererà l'alieno, e nel frattempo imparano molte cose l'uno dell'altra e sui rispettivi popoli. Starman fu un ottimo film per l'epoca, privo di grossi effetti speciali ma impreziosito dall'interpretazione dell'alieno di Bridges (chi non ricorda la sua curiosa camminata e l'espressione fissa?), interpretazione che fruttò all'attore una delle sue cinque nomination agli Oscar, nonché la prima di quattro nomination ai Golden Globe.

Durante l'intervista promozionale, riportata dal sito Hitfix.com, a un certo punto viene chiesto a Bridges quale altro personaggio che ha interpretato gli piacerebbe riportare sullo schermo. Bridges ha risposto: "Beh, certo, rifare il Drugo sarebbe bello, ma non penso che sia fattibile. Per Starman, invece, mi sono sempre chiesto che sarà successo dopo. Questa sarebbe un'idea da esplorare. Sai, Karen Allen sembrava un tantino incinta, si era tenuta l'ultima pallina e così via. Che ne sarà stato di tutti loro? Lo sai cosa intendo, no?". Il riferimento è alle piccole sfere che Starman utilizzava come fonte di energia.

Naturalmente la dichiarazione di Bridges non significa automaticamente che Starman 2 s'inizierà a girare quanto prima. Ci sarebbe da capire prima di tutto se Carpenter è interessato all'operazione: il regista manca dalle scene da un po' di anni e tornerà all'inizio del 2011 con il thriller The Ward. Inoltre la sua unica esperienza con i sequel, quel Fuga da Los Angeles del 1996, è stata abbastanza deludente e Carpenter non è tipo da ripetere due volte lo stesso errore. Bridges però sembra ottimista, e in fondo non ha molto da perdere: appena l'anno scorso ha fatto la doppietta Golden Globe e Oscar con Crazy Heart, e già si vocifera di una nuova nomination per Il Grinta. Mentre l'interpretazione, in originale e "ringiovanita" in computergrafica di Tron: Legacy, sembra non abbia lasciato il segno. Ma uno Starman un po' invecchiato sarebbe tutta un'altra cosa.