La scomparsa di un grande personaggio come Dino De Laurentiis è un evento di prima grandezza, e certamente avrete già letto o sentito nei telegiornali tutti i riassunti possibili della straordinaria vita di questo grande italiano.

È giusto però che anche il nostro sito testimoni il proprio rispetto, ricordandolo per ciò che ha fatto per il nostro genere, la fantascienza, e più in generale per il fantastico. Ed è stato un contributo incredibile, ineguagliato.

Già all'epoca in cui lavorava in Italia, De Laurentiis aveva prodotto un film di fantascienza, uno dei primissimi film di Tinto Brass e probabilmente uno dei meno conosciuti con Alberto Sordi, Il disco volante, che - anni prima della famosa battuta di Fruttero e Lucentini riguardo all'impossibilità di un contatto alieno in Italia - faceva atterrare un veicolo marziano in un paesino del Veneto.

Poi nel 1968 arriva Barbarella, di Roger Vadim che lanciava l'attrice Jane Fonda, una delle pietre miliari del cinema di fantascienza, come saranno parecchie delle sue produzioni. Proprio in questi ultimissimi tempo De Laurentiis stava lavorando a un remake di questo film: difficile dire ora se il progetto avrà un seguito.

Nel 1976 l'ottava meraviglia del mondo, King Kong con Jassica Lange, poi nel 1980 il cult Flash Gordon con le canzoni dei Queen.

Nel 1982 Dino De Laurentiis ingaggia uno sconosciuto culturista austriaco e gli affida la parte del più carismatico eroe dell'heroic fantasy, Conan il Barbaro. Il film ha un buon successo, e Arnold Schwarzenegger viene lanciato verso una carriera che lo porterà a diventare una stella di prima grandezza del cinema.

Nel 1983 affida a un regista di culto come David Cronenberg La zona morta di Stephen King. E nel 1984 chiama Davide Lynch per portare sullo schermo il più famoso libro di fantascienza, Dune.

De Laurentiis amava fare cinema per il pubblico, cinema che fosse prima di tutto spettacolo, quindi inevitabilmente aveva a che fare con generi popolari come fantasy e fantascienza. Ma va sottolineata anche la scelta di affidarli a registi di spessore come Milius, Cronenberg, Lynch: certamente non da tutti.

A novantun anni De Laurentiis era ancora attivissimo a cercare storie da raccontare, che cercava anche in Italia, dagli scrittori di genere: tra i suoi ultimi film L'ultima legione, tratto da un romanzo di Valerio Massimo Manfredi; aveva avuto contatti con Licia Troisi (che ha scritto un breve ricordo sul suo blog) e stava lavorando con Franco Forte.

Tra i film in preparazione, oltre al già citato Barbarella previsto per il 2012, c'erano un film tratto dai romanzi di James Rollins, The Sigma Force, e un film tratto dal telefilm McGyver.