Dopo la distruzione della Terra l'umanità si è rifugiata su Venere, un pianeta selvaggio, dove la terraferma è abitata da flora e fauna aggressive e pericolose.

Dopo un lungo periodo di lotte terribili i terrestri sono stati costretti a ritirarsi dai pochi lembi di terreno mantenuti faticosamente liberi dai predatori, per rifugiarsi in enormi cupole sottomarine chiamate Riserve.

Decennio dopo decennio, secolo dopo secolo, al riparo sotto il fondo marino, dimenticati i conflitti dei primi tempi, la società delle Riserve è diventata pacifica e raffinata, ma anche stagnante e decadente.

Questo il futuro immaginato da Henry Kuttner in Furia, un romanzo che narra le vicende di Sam Harker, l'uomo che strapperà dal suo letargo l'umanità e la porterà di nuovo sulla strada delle stelle.

Sam appartiene alla casta degli Immortali, mutanti in grado di vivere a lungo, più intelligenti e belli delle persone normali, ma la sua nascita avvenne sotto una cattiva stella.

La madre di Sam morì a causa del parto e il padre, impazzito dal dolore, affidò il piccolo a una famiglia adottiva, non senza farlo prima operare, togliendogli le caratteristiche di bellezza e grazia tipiche degli Immortali, ma lasciando intatte le sue capacità intellettive.

Con un cervello pronto e acuto, ma chiuso in un corpo tozzo e massiccio, con una aspettativa di vita di 90 anni al massimo, Sam cresce irrequieto e ribelle, facendosi largo nel sottobosco criminoso delle Riserve.

Questo sino a quando non incontra Kedre, una bellissima Immortale, che lo incarica di uccidere Robin Hale, l'ultimo dei Cavalieri di Ventura, un Immortale la cui unica ragione di vita era il combattimento, ma che ora sta cercando di convincere gli abitanti delle Riserve a tornare sulla superficie.

Timorosi dei cambiamenti gli altri Immortali stanno cercando di fermarlo, e Sam sperimenterà sulla propria pelle quanto sia difficile combattere contro persone che misurano il tempo in secoli.

Ma sarà proprio dall'incontro di Robin e Sam che nascerà la forza capace di risvegliare l'umanità e costringerla a riprendere il faticoso percorso del progresso.

Oltre a Furia questo numero di Urania Collezione contiene anche Scontro nella notte (Clash by night, 1943), vero e proprio prequel del romanzo, che narra di una battaglia navale tra due compagnie di ventura, e apre uno spiraglio sul periodo in cui su Venere si combattevano ancora guerre tra le Riserve, e l'umanità non aveva ancora abbandonato del tutto la terraferma.

Un volume particolarmente ricco, che ci presenta un autore tra i più importanti degli anni quaranta, che da solo o assieme alla moglie Catherine Lucille Moore, scrisse opere capaci di influenzare molti giovani scrittori.

Anche Furia è stato scritto, sotto lo pseudonimo Lawrence O'Donnell, in collaborazione con la moglie; la storia si legge ancora con piacere, piena di personaggi tratteggiati con pochi colpi di penna ma nonostante ciò vivi e credibili, con uno stile apparentemente scarno ma tremendamente efficace e con i giusti colpi di scena.

In certe parti del romanzo si avverte il peso degli anni, come nella descrizione di Venere, ormai terribilmente datata, oppure nella descrizione di come si falsifica un video, ben lontana dalle moderne tecniche digitali, in altre sembra di trovarsi di fronte a un romanzo contemporaneo, l'uso dei media per soffocare le notizie provenienti dall'avamposto sulla terraferma sono decisamente attuali.

Quello che rimane sempre a un livello costante, e decisamente alto, è la senzazione di realismo che pervade il romanzo: la vita nelle Riserve, con il globo terrestre avvolto nel suo sudario a memoria di un olocausto che non deve ripetersi, la società sempre più statica e le macchinazioni degli Immortali, saggi ma timorosi dei cambiamenti, formano uno scenario nel quale il lettore può immergersi più profondamente che negli oceani di Venere.